Sanità, formazione e scambio di esperienze: in Sicilia MASTERLAAC, primo contest aperto ai cardiologi interventisti

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Alla Camera di Commercio di Siracusa una giornata altamente formativa per gestire al meglio i pazienti con fibrillazione atriale, migliorandone la qualità di vita

Dieci casi clinici selezionati, una faculty di oltre quaranta medici, quattro esperti di cardiologia interventistica in giuria, un contest per premiare l’eccellenza sanitaria, con l’obiettivo di valorizzare e divulgare case history dall’alto valore scientifico e didattico. Tutto questo è racchiuso nella prima edizione di “Masterlaac”, evento condotto da Veronica Gervaso – vicecaporedattore economia e conduttrice del Tg5 – che si è concluso ieri sera presso la Camera di Commercio di Siracusa, dopo la votazione che ha coinvolto la numerosa platea presente alla cerimonia e collegata in streaming.
momento della premiazione
«L’emodinamica siciliana continua a distinguersi a livello nazionale – ha sottolineato il presidente di giuria Marco Contarini, direttore UOC di Cardiologia con Emodinamica e Interventistica Cardiovascolare P.O. “Umberto I°” di Siracusa – con 347 casi effettuati nel 2021 abbiamo conquistato un primato col maggior numero di procedure di chiusura dell’auricola sinistra (Laac), migliorando nettamente la qualità di vita di centinaia di pazienti. Questo evento di formazione promosso da Archigen, azienda distributrice di prodotti medicali altamente specialistici, è nato con l’obiettivo di accrescere lo scambio culturale e innalzare sempre più il già elevato livello di professionalità e competenza degli operatori».

La giuria – che ha assegnato il primo posto al dott. Marco Cerrito dell’ospedale Papardo di Messina per la particolarità e l’originalità del caso presentato, il secondo posto al dott. Claudio Sanfilippo dell’ospedale Policlinico G. Rodolico di Catania e il terzo posto al dott. Salvatore Evola dell’ospedale Policlinico Giaccone di Palermo, era composta da: Sergio Berti (direttore UO di Cardiologia Diagnostica ed Interventistica presso Fondazione Gabriele Monasterio Regione Toscana CNR), Francesco Tomassini (responsabile Struttura Semplice di Emodinamica Ospedale di Rivoli presso ASL TO3); Fabrizio Ugo (direttore struttura di Emodinamica presso l’Ospedale Sant’Andrea di Vercelli).

«Dall’ultimo Rapporto dell’Osservatorio Ictus Italia – continua Marco Contarini – emerge che in Italia si verificano ogni anno circa 200mila ictus, con un costo per il Servizio Sanitario Nazionale di circa 16 miliardi, a cui si aggiungono i costi indiretti a carico delle famiglie. Secondo quanto riportato dal ministero della Salute un ictus su quattro è connesso proprio alla fibrillazione atriale (aritmia cardiaca che ha un’incidenza sempre più allarmante sulla popolazione): la procedura di chiusura dell’auricola contribuisce in maniera importante a ridurre il rischio in pazienti intolleranti o controindicati alla terapia anticoagulante, popolazione numericamente significativa tra i soggetti con fibrillazione atriale. Alti tassi di successo procedurale e soprattutto la notevole riduzione degli eventi avversi – emersi da numerosissime evidenze scientifiche – sono gli elementi principali che rendono la Laac una procedura a forte impatto positivo».

È fondamentale dunque creare un network intra ed extra-ospedaliero, per permettere il coordinamento tra vari livelli assistenziali per la gestione completa del paziente in tutte le fasi della malattia. Gli strumenti necessari per la creazione di queste reti tra specialisti sono innanzitutto la sensibilizzazione del territorio e una formazione continua, oltre alla conoscenza e l’esperienza condivisa di un gruppo di lavoro multidisciplinare. Il contest Masterlaac, in questa direzione, ha contribuito anche potenziare la campagna informativa per i pazienti su sintomi, fattori di rischio, prevenzione e conoscenze di tutte le opzioni terapeutiche percorribili.

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