In un giorno qualunque del mese di novembre, in una serena storia da raccontare, ecco che, alla porta del palmento, bussa un gradito ospite, l’ uva.
Questo frutto, apparentemente comune, magicamente riesce a trasformarsi in un nettare che coinvolge, unisce, rallegra, intensifica i rapporti umani (se usato con moderazione).
A far vivere questo momento magico, sono stati i tanti bambini, i quali, diretti dalla dolce Cetty e dai suoi pargoli, in unione con l’Associazione ” Il percorso verde di Karol”, seguiti con interesse e attenzione, dagli ospiti della terza Età “Glicine”, hanno riportato in vita una pratica non più in uso, la pigiatura con i piedi, seguita da un fragoroso entusiasmo.
Tutto questo per far rivivere ai cuccioli anziani u -metudu all’usu anticu-.
L’Associazione ” Il percorso verde di Karol”, di Santo Stefano di Camastra, riesuma un antico rito, fatto per far rinascere sapori e saperi.
La dedizione e la maestria con cui hanno realizzato questo ed altri progetti, li rendono socialmente utili, anzi indispensabili per la divulgazione delle tradizioni, il mantenimento di antichi saperi e la trasmissione alle nuove generazioni, di cui i figli sono eccellenti rappresentanti.
Ad armonizzare il tutto, la talentuosa voce di Rossella Cannella, giovane donzella gioiosana, che ha arricchito l’evento con le sue capacità canore, deliziando gli ospiti con canzoni popolari che tanto sono cari al nostro essere siciliani.
Dalla cabina regia Salvatore Raffaele dirige il tutto. Apprezzato fonico e batterista d’eccezione, presente e attento con la sua più grande passione, la musica. La sua disponibilità, apprezzata e lodata, lo rende ospite fisso alla Residenza “Glicine”.
Seppur non più tempo di uva, la buona Annamaria Cusma’, dell’Euromarket di Brolo, con l’aiuto del padre, ha fornito gratuitamente le ceste d’ uva, fondamentali per la realizzazione.
I sapori non sono tutti uguali…molti assai sapurusi…altri da leccarsi i baffi.
Di altri inebria l’ odore, riassunto di una favola che inizia così.
È tempo di pigiatura, di mosto da assaggiare, di vino da curare.
La sua storia racconta di un procedimento lento con un fine d’eccezione.
L’ importanza di questa bevanda è dimostrata dal fatto che da millenni si perpetua la sua produzione e il suo affinamento.
La magia di cui si parlava ha avuto pieno successo nella realizzazione.