La gioiosana, Maria Rita Zodda e la collega, Giulia Santangelo, conquistano il secondo posto al concorso “Italian Smart Design” con la loro tesi di laurea magistrale “Ballarò ReFish: da scarto a risorsa”. La premiazione si è tenuta presso la sala Margherita Hack della Fortezza da Basso, Firenze.
Le neolaureate del Corso di Laurea Magistrale in Design e Cultura del Territorio del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo hanno trattato , nella loro tesi, le problematiche derivanti dagli scarti nelle pescherie del mercato palermitano di Ballarò.
Il progetto “Ballarò ReFish” è suddiviso in tre parti, la relatrice Anna Catania: “Nello specifico, il progetto si è sviluppato intorno a tre obiettivi: realizzare un nuovo biocomposito (B-Fish Filament) per la stampa 3D, trasformando gli scarti del pesce derivanti dalle lische di acciughe, e con lo stesso produrre una cassetta (B-Box) per aiutare le pescherie ad esporre il pesce nel modo corretto seguendo la catena del freddo e un contenitore (B-Container) per conservare e smaltire gli scarti che sono prodotti giornalmente secondo normative vigenti.”
Maria Rita Zodda, in breve:
Ha frequentato l’Istituto D’Arte di Capo D’Orlando, indirizzo di Restauro opere lignee. Successivamente consegue la Laurea Triennale in Disegno Industriale presso l’Università degli Studi di Palermo, sede in cui frequenta anche il corso di Laurea Magistrale in Design e Cultura del Territorio laureandosi a giugno 2022.
Il Design, il Graphic, il Product e l’Interior Design sono la sua passione, un processo creativo in continua evoluzione l’accompagna in ogni momento. Si occupa anche di modellazione e stampa 3D.