Si svolgerà l’8 e 9 aprile l’Assemblea dell’Organismo Congressuale Forense chiamata ad eleggere il nuovo Ufficio di Coordinamento dopo le dimissioni dell’attuale, che rimane in carica solo per gli affari correnti.
Il Coordinatore Giovanni Malinconico e i residui membri del Coordinamento, Cinzia Preti, Giovanni Stefanì e Armando Rossi, si sono dimessi alla vigilia dell’ultima assemblea, il 18 marzo scorso, in seguito al comportamento tenuto dal Tesoriere, ritenuto inammissibile: vale a dire le gravi irregolarità nella gestione contabile dell’Organismo. In seguito a ciò, è stata nominata una commissione indipendente per esaminare i conti.
“All’esito delle ultime verifiche – spiega l’avvocato Malinconico – possiamo affermare che riguardo alle operazioni poste in evidenza non vi è stata alcuna appropriazione. Ugualmente il lavoro di revisione contabile prosegue per eliminare la sia pur minima zona d’ombra. Come ormai tutti sanno, sul conto del Tesoriere sono transitati nel tempo oltre 235 mila euro, somme che erano state in parte utilizzate per effettuare pagamenti dell’OCF e in parte erano state restituite. I trasferimenti sono avvenuti a dire dello stesso Tesoriere per ragioni di operatività del conto OCF. Non vi sarebbero ammanchi, dunque, anche se resta la gravità di un comportamento per noi inconcepibile e del quale peraltro nessuno degli altri membri del Coordinamento era a conoscenza”.
“Tuttavia questo non ci esime dal trarre le conseguenze di questi fatti. Per cui proprio in considerazione della gravità e del clamore della vicenda in seno all’Avvocatura – prosegue Malinconico – abbiamo ritenuto di dimetterci in blocco. Un modo questo per consentire all’Assemblea di discutere con serenità sull’accaduto, di fare le necessarie valutazioni politiche e di eleggere un nuovo Ufficio di Coordinamento. C’è ancora molto lavoro da fare e questo increscioso episodio va superato al più presto”.