Trattamento dei rifiuti: Il convegno studio a Castiglione di Sicilia

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Trattamento dei rifiuti: Il convegno studio di Castiglione di Sicilia in perfetta linea con i futuri piani di interventi sulla politica di smaltimento dei rifiuti indicato da Chicco Testa.
Per il Presidente Assoambiente, da Ecomondo evidenzia: “mancano im-pianti e la politica non riesce a farli” ed auspica “noi in Italia come economia circolare siamo in assoluta avanguardia, ce la battiamo con la Germania. Abbiamo le tecnologie, abbiamo impianti bellissimi, abbiamo gente pronta ad investire. Bisogna liberare questo settore”.

Ricorre all’acronimo NIMBY (Not In My Back Yard, lett. “Non nel mio corti-le sul retro”) il Presidente di Assoambiente dalla Tribuna di Ecomondo a Rimini dice la sua sulla necessità di una politica green che punti a dare soluzioni radicali alla politica dello smaltimento dei rifiuti.

In Italia dice Testa mancano gli impianti per il trattamento dei rifiuti, ma non si riesce a costruirne di nuovi per pastoie burocratiche e per una cultura nimby che permea tutta la società, dai cittadini alla magistratura fino ai politici.
La denuncia che Chicco Testa, storico ambientalista e politico, poi presidente dell’Enel e oggi presidente di Assoambiente, l’associazione delle imprese che trattano i rifiuti, la fa parlando con l’ANSA a Rimini, alla fiera della green economy Ecomondo-Key Energy, attualmente in corso.
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Per Testa “I mercati neri, compresi gli stoccaggi irregolari, nascono quando non c’è un’offerta di mercato regolare. C’è un deficit impiantistico, op-pure gli impianti ci sono, ma sono troppo cari. Se noi avessimo un’offerta legale a prezzi ragionevoli, nessuno avrebbe bisogno di fare stoccaggio o incendiare”.
La carenza di impianti per lui ha vari motivi. “Procedure autorizzative complicatissime, una pianificazione pubblica oppressiva che vuole decide-re lei quanti impianti devi fare. E poi c’è il nimby dei comitati ambientalisti o pseudo ambientalisti. C’è il nimby dei politici. C’è un nimby dovuto ad alcuni comportamenti scorretti di alcune imprese, che hanno gettato una luce negativa sul settore. E c’è il nimby della magistratura”. Secondo Te-sta “manca una politica che sia autorevole, che spieghi ai cittadini che l’economia circolare non significa che i rifiuti evaporano. L’economia circolare significa che hai bisogno di impianti, di tecnologia, di ricerca scientifica”.

Il presidente di Assoambiente è critico con la politica: “se tu porti la raccolta differenziata in tutta Italia al 70%, dell’altro 30% che ne fai? Hai due sole scelte: o la discarica o il termocombustore. Io preferisco il termo-combustore perché è meno inquinante della discarica. Ci sono i dati Ispra che fanno vedere che il contributo di questi impianti all’inquinamento atmosferico è trascurabile”.
Testa racconta di Roma che “manda 170 camion al giorno di rifiuti organi-ci a Padova, 1.500 km fra andata e ritorno, con una quantità di emissioni. Dov’è il vantaggio ambientale? Ci sono rifiuti che partono dalla Sicilia per andare a Bergamo. In Sicilia non hanno un termovalorizzatore, non hanno un impianto per trattare le biomasse”.
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Eppure, secondo Testa, “noi in Italia come economia circolare siamo in assoluta avanguardia, ce la battiamo con la Germania. Abbiamo le tecnologie, abbiamo impianti bellissimi, abbiamo gente pronta ad investire. Bi-sogna liberare questo settore”.
Un atto di accusa netto, che diventa anche un punto di partenza. Una se-rie di interrogativi, ai quali, in un convegno alle falde dell’Etna, sabato scorso, si è cercato di dare risposte concrete, senza parlare in politichese.
Qui, nella sala convegni delle Cantine Patria, promossa dal Consorzio Cassiopea, dalla Mekite Energy Solution e dall’ Ompeco, di fronte ad una folta platea si è discusso si soluzioni possibili per lo smaltimento dei rifiuti, con particolar riguardo alla frazione dell’organico e dell’umido.

Che riducono, il loro volume, diventano energia, si possono stoccare senza generare né odori cattivi né percolato, compreso i rifiuti ospedalieri.
L’incontro era stato fortemente caldeggiato oltre che da Salvatore Puglisi, il Sindaco Linguaglossa, anche da Vincenzo Caragliano, Presidente SRR “Catania Provincia Nord” e dal suo collega, Francesco Laudani Presidente SRR “Catania Area Metropolitana” ed ha visto la partecipazione di oltre venti rappresentati delle amministrazioni territoriali del comprensorio, ma anche di tecnici ed esperti del settore, che hanno animato, alla fine del convegno il dibattito ponendo una serie di quesiti e domande ai relatori, in particolare a Alberto Zucchelli, Responsabile progetto “Converter” by Ompeco.

Infatti in sala c’era rappresentati politici, amministratori, revisori dei conti, spazianti da Fiumefreddo di Sicilia a Mascali, da Riposto a Sant’Agata li Battiati da Aci Bonaccorsi a Ragalna da Randazzo ad Aci catena, passando per Bronte e per gli altri paesi della cintura etnea, visto che il convegno si rivolgeva, in questa fase, a quest’area anche se in tanti hanno seguito i lavori sulla diretta “social” o in videoconferenza con la possibilità di intervenire per offrire un contributo ai lavori.

Al tavolo tecnico sedevano Giuseppe Pettina, Direttore Generale Consorzio Cassiopea, Ezio Tedoldi Direttore Generale Mekite Energy Solution, Paolo Pejrani Amministratore Ompeco e poi una parte dello staff tecnico della Cassiopea composto da Salvatore Garito – direttore tecnico e da Giuseppe Ustica – Presidente del Consorzio, in sala anche Simone Panta, altro componete dello staff tecnico del Consorzio, mentre a Massimo Scaffidi Militone – responsabile Relazione Esterne della Cassiopea è spettata la conduzione dell’incontro.
L’incontro dall’emblematico headline “Siamo già nel futuro!” si è quindi sviluppato sul tema “un modello virtuoso di economia circolare per lo sviluppo di territori sempre più green”
La qualità della vita dipende dalla nostra capacità di rispettare l’ambiente che ci circonda, sapendone cogliere quanti più vantaggi possibili. – ha detto, nel ruolo di perfetto padrone di casa il manager della Cassiopea, Giuseppe Pettina, che ha parlato dopo il sindaco di Linguaglossa ed ai presidenti delle due SRR –

La filosofia nella quale si inserisce il modello economico – è stato sottolineato ed illustrato – è quella denominata GLOCAL, ovvero quella legata alla capacità di sfruttare le migliori tecnologie disponibili a livello GLOBALE, per trasferirne i vantaggi a livello LOCALE.
Le tecnologie individuate e illustrate riguardano il sistema CONVERTER, dispositivo finalizzato alla produzione di un combustibile solido secondario normalizzato (CSS) di elevatissima qualità, a partire da materiali organici, non diversamente utilizzabili, in prossimità dei luoghi nei quali questi vengono prodotti.

Illustrate le potenzialità del sistema λSF, impianto di bioraffinazione di seconda generazione per la valorizzazione del CSS prodotto dal CONVERTER, in bio-carburanti avanzati, direttamente utilizzabili in ambito marino e il sistema π PI, impianto per la produzione di energia elettrica e termica (in assetto cogenerativo), alimentato da CSS, finalizzato alla generazione della totalità dell’energia necessaria al funzionamento della bioraffineria, ed abbinato ad una serra ad atmosfera controllata a concimazione carbonica, per l’utilizzo dell’anidride carbonica (neutra, in quanto generata da fonte rinnovabile), prodotta dall’impianto. L’obbiettivo è quello di individuare una soluzione che comporti:

E’ stato anche sottolineato come il progetto illustrato comporterebbe, andando a regime, ad un aumento del livello di occupazione locale estremamente stabile; e diverrebbe un primo passo verso l’indipendenza energetica e nutrizionale dell’area di riferimento, ma sarebbe anche un’opportunità per evitare di far gravare sui bilanci comunali le enormi spese che oggi asfissiano le casse degli enti locali.
Il prossimo passo sarà un tavolo tecnico dove dalle parole si passerà ai numeri ed allo studio di fattibilità, per altro nelle sue linee di massima già definito.
Nelle prossime settimane il “format” presentato a Castiglione di Sicilia sarà replicato negli altri comprensori isolani a partire da Messina e Palermo.

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