Giarre, emergenza cenere vulcanica

Cenere vulcanica

Barbagallo (Lega): “Comune privo di Piano cenere, si interviene in modo improvvisato e disorganico”.
“Servono politiche serie e lungimiranti per fronteggiare la caduta di cenere vulcanica”.

A dirlo è il commissario della Lega per Salvini Premier di Giarre, Giovanni Barbagallo, che interviene sulle numerose criticità emerse nel comune ionico dopo la copiosa pioggia di lapilli. “L’Etna è qui da sempre e dobbiamo convivere con eventi come questi – prosegue Giovanni Barbagallo – Non possiamo tutte le volte farci trovare impreparati e muoverci in modo improvvisato.

Non è più tollerabile. Mi chiedo come mai l’amministrazione D’Anna, che è giunta fortunatamente a fine mandato, non abbia provveduto in cinque anni ad adottare il Piano cenere, che era stato votato con un atto di indirizzo nel 2012. Il risultato è che si procede in ordine sparso, si danno indicazioni ai cittadini, salvo poi cambiarle poco dopo.
Cenere vulcanica 4

Tutto questo ingenera confusione e rende più lente e difficoltose le operazioni di pulizia”. Secondo il Commissario leghista, inoltre, è necessario dare fondo a tutte le risorse umane possibili per accelerare gli interventi ed evitare che le polveri nere possano causare problemi di salute.

“Ancora una volta l’amministrazione comunale dimostra di non avere nessun programma e zero idee – dice ancora Giovanni Barbagallo – Quando accadono questi eventi, ed in mancanza di un piano preordinato, è necessario quanto meno mostrare ingegno. Si potrebbe, per esempio, rinnovare la convenzione con il personale Corpo Forestale della Regione Siciliana, in passato impiegato per gli interventi di scerbatura, e chiedere che uomini e mezzi

vengano utilizzati per rimuovere la cenere vulcanica. La situazione è insostenibile per automobilisti, pedoni, commercianti – conclude – già alle prese con le difficoltà dettate dalla pandemia. Bisogna dare risposte rapide”.

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