“Chiediamo all’Assemblea regionale siciliana di intervenire con urgenza con una modifica sulla norma, inserita nella legge di stabilità della Regione, che proroga la permanenza in servizio di alcuni dipendenti regionali del settore della dirigenza.”
A lanciare l’appello è la Ugl Sicilia, con la federazione nazionale autonomie Sicilia guidata dal segretario Ernesto Lo Verso, che contesta in parte la prima stesura del testo approdato in aula per la discussione.
“In linea di principio siamo favorevoli al fatto che determinati impiegati dell’Amministrazione regionale vengano trattenuti in servizio, anche dopo aver acquisito il pensionamento, poichè importanti nel completamento di alcuni procedimenti come la gestione di fondi comunitari, la progettazione o l’esecuzione di lavori. Contestiamo apertamente soltanto il fatto che l’articolo presentato è alquanto generico (allo stato attuale potenzialmente
coinvolgerebbe circa 200 lavoratori) e riferito ad un arco temporale molto ristretto. Come Ugl, auspichiamo quindi una correzione che possa essere più utile al funzionamento efficace ed efficiente dell’Amministrazione regionale, evitando discriminazioni tra dipendenti stessi (la norma infatti dovrebbe valere anche per il comparto) ed indicando almeno un ambito triennale di applicazione. Così com’è questa disposizione dell’ultimo minuto
servirebbe a ben poco, se non a creare la solita disparità di trattamento e tanta confusione, diventando così l’ennesimo strumento nelle mani della politica. Ci auguriamo quindi che, già da oggi, dal Governo regionale con l’Assessore della Funzione pubblica in particolare, o dai banchi dell’Ars arrivi l’auspicata modifica nell’interesse del buon andamento futuro della macchina burocratica regionale – conclude Lo Verso.”