Zone economiche speciali – Musumeci: “Confidiamo nell’impegno anche del ministro Carfagna”

Musumeci

26 febbraio 2021
Ugl Catania a sostegno dei sindaci dei comuni montani che chiedono l’istituzione delle Zone economiche speciali. Musumeci: “Confidiamo nell’impegno del Governo regionale e del ministro Carfagna”
“Siamo solidali con i sindaci dei 133 comuni montani, alcuni dei quali si trovano in provincia di Catania, che stanno protestando nel punto simbolico di Irosa da oltre 75 giorni, per portare avanti una battaglia che sta durando da più di 5 anni.”

A sostenere la vocazione di queste comunità è anche la Ugl catanese con il suo segretario Giovanni Musumeci, che da tempo chiede anche l’attivazione delle Zes montane.
“In Sicilia siamo fermi al palo con le Zone economiche speciali già istituite, ma ancora non attivate e senza il rifinanziamento necessario. Non vorremmo che si perda l’occasione ghiotta anche della fiscalità di vantaggio in aree, come quelle di montagna, sempre più a rischio di spopolamento.


Dare un aiuto concreto a questa parte di isola, rappresenta un atto di grande rilevanza – fa notare Musumeci – tale da poter garantire un rilancio
vero e proprio in forma omogenea di tutto il territorio regionale, assicurando più investimenti e lavoro. Facciamo quindi appello al Governo regionale, perché ponga in essere tutte le azioni possibili affinchè il parlamento nazionale dia il via libera definitivo alla norma che questi enti locali attendono con trepidazione. Confidiamo che, da Roma, anche il neo ministro per il Sud e la coesione territoriale Mara Carfagna, prenda



l’impegno sulla chiusura di questa pratica come quella per le Zes già istituite, che darebbe davvero respiro e vigore a quasi la metà dei centri siciliani. In quest’ottica – conclude il sindacalista catanese – rilanciamo oltretutto la proposta di guardare anche a delle Zone economiche speciali turistiche, per dare un sostegno economico concreto a quelle realtà a vocazione turistica, che rappresentano uno dei motori per la ripartenza nel nostro sistema, a partire da quello etneo, soprattutto in un momento difficile come quello che stiamo vivendo.”

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