Caso Sotoudeh, l’Organismo Forense a nome di tutti gli Avvocati d’Italia: intervenga il governo, chi tace è complice

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L’Organismo Congressuale Forense, a nome di tutti gli Avvocati d’Italia, di cui l’OCF è organo di rappresentanza politica, chiede con forza al Governo Italiano e al Ministro degli Esteri Di Maio un intervento immediato per esercitare pressioni sul Governo dell’Iran e protestare contro le notizie che giungono da quel Paese riguardo all’avvocato Nasrin Sotoudeh, in condizioni gravissime dopo un lungo sciopero della fame, e nonostante questo dimessa dall’ospedale e trasferita nuovamente in carcere.
Nasrin

Accusata di reati contro la sicurezza nazionale per aver difeso i diritti umani, la collega è stata arrestata ed è stata oltretutto sottoposta all’incredibile pena di 148 frustate per incitamento alla prostituzione per essere comparsa in pubblico senza velo.
“Una nazione che voglia dirsi civile non può tacere davanti a tali aberrazioni che con il diritto non hanno nulla a che vedere – il commento di Giovanni Malinconico, coordinatore dell’OCF – non possiamo restare fermi, ignorare per convenienza economica o calcolo politico.

All’Esecutivo chiediamo di intervenire in tutte le sedi possibili, a cominciare dalle Nazioni Unite. Chi ignora i fatti, è semplicemente disinformato. Chi sa e tace ugualmente, invece è complice”.

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