L’area archeologica di Tindari è stata riaperta al pubblico questa mattina alla presenza dell’Assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà e del Direttore del Parco Archeologico di Tindari, Salvatore Gueli. L’apertura del Parco Archeologico di Tindari era molto attesa dalla comunità locale e il Teatro tornerà a breve ad essere anche luogo di iniziative culturali. All’apertura, infatti, erano presenti oltre al sindaco di Patti Giuseppe Mauro Aquino, l’on.le Antonio Catalfamo capogruppo all’ARS della Lega Salvini Premier e numerosi altri rappresentanti locali.
“Sono felice di essere a Tindari per la riapertura dell’area archeologica – ha detto l’assessore Alberto Samonà – perché trovarsi qui è come fare un viaggio nella storia, nella cultura e in una natura che è anch’essa espressione di identità siciliana e di incontri di popoli.
In questo luogo, unico per la specificità dovuta al perfetto equilibrio di natura e cultura, come lo sono del resto anche gli altri che abbiamo riaperto in queste settimane, ci si rende conto di essere privilegiati, di trovarsi in un’Isola in cui la storia diviene occasione per vivere la cultura, farsi attraversare dalle vibrazioni del tempo. Come siciliani – ha precisato l’assessore Samonà – siamo chiamati ad essere i maggiori cultori, custodi e promotori della nostra Terra.
E tornano alla memoria le parole di Salvatore Quasimodo che in “Vento a Tindari” pone al centro il contrasto tra il sogno della Sicilia dell’infanzia, luogo mitico di luce e di vita, e il presente calato, invece, nella realtà di una quotidianità sradicata dalle origini. Mi piace definire Tindari – ha concluso l’assessore Samonà – un luogo dal respiro universale in cui il quotidiano è occasione per riconciliarsi con l’assoluto”.
L’accesso al Parco sarà consentito dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 20.00 Al fine di consentire il rispetto delle prescrizioni previste dal contenimento dell’emergenza Covid ed evitare assembramenti, è obbligatorio effettuare la prenotazione on-line attraverso l’App Youline, al sito https://youline.eu/laculturariparte.html.