Riceviamo e pubblichiamo.
I consiglieri del Gruppo Consiliare Obiettivo Gioiosa, alla luce di quanto espresso dal Primo Cittadino in occasione del suo ultimo e “consueto” (?) video-comunicato del 4 Maggio u.s. e di quanto pubblicato sulla pagina Facebook Città di Gioiosa Marea nella giornata di ieri in relazione alla distribuzione di 8.500 mascherine a marchio CE fornite dalla Protezione Civile, si sentono in dovere di sollevare delle questioni in merito alla tipologia di distribuzione scelta dall’Amministrazione, anche su richiesta di numerosi cittadini.
Ci si chiede:
1. Il metodo scelto per la distribuzione delle mascherine , cioè il posizionamento di banchetti in siti prestabiliti, non provocherà inevitabilmente la formazione di punti di assembramento ed una notevole mobilità della cittadinanza, contravvenendo così alle disposizioni del governo centrale e regionale?
2. Si riuscirà con questa modalità a garantire il criterio di equità nella ripartizione , evitando disguidi come la consegna agli stessi nuclei familiari in più punti di distribuzione?
3. Se saranno messi a disposizione di chi opererà la distribuzione delle mascherine gli elenchi dei nuclei familiari si violerà il diritto alla riservatezza dei dati?
4. Essendo prevista anche la possibilità di ritiro per conto di terze persone impossibilitate a muoversi da casa, si è considerato il fatto che i delegati dovranno poi recarsi a loro volta presso il domicilio dei deleganti per la consegna dei presidi, creando ulteriore, inopportuna mobilità?
5. Non sarebbe stata più opportuna, più equa, discreta e paritaria, nonché sicura, una distribuzione “porta a porta” dei presidi di protezione individuale , vista la delicatezza del momento che stiamo vivendo (e sull’esempio di altri Comuni), attraverso l’impiego di personale dipendente coadiuvato da volontari quali la Consulta Giovanile e altre associazioni che sicuramente si sarebbero rese disponibili?
Questi interrogativi che ci siamo posti e che ci sono stati posti non vogliono assumere tono polemico, ma hanno il solo scopo di tutelare la salute pubblica ed il rispetto delle disposizioni vigenti per la sicurezza della cittadinanza, nonché di garantire equità nella distribuzione.
Per concludere (e qui purtroppo non possiamo tacere perché lei, caro Sindaco, ce le tira fuori dalla bocca!) riteniamo inaccettabili le parole del nostro Primo Cittadino nel suo ultimo e
”consueto” (?) già citato video-rapporto alla cittadinanza, che riportiamo rigorosamente: “Invito coloro che la mascherina possono comprarsela a farlo e a fare in modo che queste mascherine possano essere distribuite alle persone che ne hanno più bisogno.”
A nostro avviso queste parole sono lesive della dignità dei cittadini che si recheranno a ritirare i
presidi, in quanto saranno inevitabilmente catalogati in una di queste due categorie:
1. Coloro che non hanno la possibilità di acquistare le mascherine
2. e coloro che, pur potendoselo permettere (non sappiamo in base a quale criterio/graduatoria), si presenteranno “sfacciatamente” per ritirarle, togliendole alla categoria di cui al punto 1.
Caro Sindaco, questi presidi sono stati forniti dalla Protezione Civile a favore di TUTTA LA CITTADINANZA e quindi vanno distribuiti equamente tra tutti i nuclei familiari. Se poi qualcuno dovesse decidere di donare il proprio contingente, senza il pericolo di essere tacciato di “depredare” i meno fortunati, sarà libero di farlo nell’anonimato e nella nobiltà del proprio gesto, al quale non può sicuramente essere indotto dal peso dei suoi inappropriati “consigli”!
Gioiosa Marea 06.05.2020
Eduardo Spinella, Antonino Currò,Daniela Spinella, Maria Maio