Sabato scorso, i militari della Stazione Carabinieri di Sant’Alessio Siculo hanno arrestato un 43enne, in esecuzione di un provvedimento cautelare emesso dal Tribunale di Messina – Seconda Sezione penale- poiché, nonostante fosse sottoposto dal novembre 2019 alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima con la prescrizione di non comunicare con la stessa con qualsiasi mezzo, continuava a minacciare la donna.
Nello specifico, in attesa della celebrazione del processo, perveniva alla seconda sezione penale una richiesta del Pubblico Ministero per la sostituzione della misura del divieto di avvicinamento e l’inasprimento con quella di massimo rigore poiché, nonostante la donna avesse deciso di trasferirsi in altro luogo riceveva, quotidianamente, anche di notte, numerose telefonate da parte dell’imputato che la minacciava al fine di farla tornare a vivere con lui.
L’11 aprile scorso l’uomo si presentava sotto l’abitazione della vittima, in evidente stato di alterazione alcolica, intimandole con tono minaccioso d ritornare con lui e minacciandola che, se non lo avesse fatto, avrebbe usato anche la forza. Inoltre, noncurante della presenza di alcuni minori, l’uomo si scagliava contro vittima e solo l’intervento di un familiare della donna scongiurava ulteriori conseguenze.
I Carabinieri hanno ricostruito quanto accaduto acquisendo e riscontrando la puntuale e precisa denuncia sporta dalla vittima.
L’uomo, al termine delle formalità di rito, veniva tradotto presso la Casa Circondariale di Messina “Gazzi”, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Le denunzie da parte delle vittime di maltrattamenti in famiglia, stalking, violenze di genere e nei confronti di minori sono di fondamentale importanza per gli organi deputati a perseguire tali tipologie di delitti poiché conducono ad un immediato intervento in loro tutela.
L’immediatezza della risposta della Polizia Giudiziaria si ricollega anche ad una specifica preparazione professionale nell’affrontare tali reati, sollecitata e coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, che ha stabilito precise modalità operative per giungere quanto più rapidamente possibile a tutelare tutte le vittime vulnerabili.