Guerra aperta tra il sindacato autonomo CSA ASU Sicilia e i vertici dell’ASP 5 di Messina. Lo scontro si consuma sul mancato rispetto del direttore generale Paolo La Paglia delle direttive regionali del Dipartimento al Lavoro, che prevedono l’impiego diretto dei 75 ASU in forze all’Azienda Sanitaria.
Grazie alle pressioni della CSA, nei giorni scorsi per i primi 24 lavoratori è arrivata la disposizione che prevede l’utilizzo diretto dall’ASP5, ma all’appello mancano ancora i 51 della cooperativa Quadrifoglio, come stamane è stato ricordato durante il sit-in di protesta organizzato davanti alla sede dell’azienda in via La Farina.
“Dopo 16 anni di calvario con le cooperative -dichiara Clara Crocè, responsabile CSA ASU Sicilia- La Paglia deve dare delle risposte ben precise a questi lavoratori. Diffonde comunicati nei quali parla di stabilizzazione, ma contestualmente scrive a Palermo di non poterlo fare. Incautamente ammette di avere incontrato i responsabili delle coop e persino una delegazione di lavoratori, che però sono quelli che non hanno presentato alcuna domanda proprio perché vicini alla coop. Sostiene di lavorare per “rendere coerenti i percorsi di uscita dal precariato cui hanno diritto i lavoratori”, ma di coerente nel suo comportamento c’è ben poco, a parte l’aver tentato di prolungare per altri 12 mesi la gestione degli ASU tramite le coop”.
A dispetto dei proclami sulla stampa, il mancato invio dell’elenco dei 51 lavoratori della cooperativa il Quadrifoglio sta bloccando il loro passaggio diretto all’ASP. Visto il clamore della protesta di stamane della CSA per il mancato rispetto delle direttive del Dipartimento regionale al Lavoro, gli uffici di Palazzo Geraci si sono improvvisamente attivati per predisporre l’elenco da inviare a Palermo.
“Anche se il direttore generale La Paglia si rifiuta di incontrare la CSA e si sceglie gli interlocutori, noi continueremo con azioni costanti di verifica sulla regolarità delle procedure perché tutti i 75 ASU dell’ASP 5 abbiano finalmente la dignità che spetta loro, perché cessino i rapporti con le coop e si convochi subito il tavolo per stabilizzazione -incalza Crocè. Invece di lanciare fake news puntualmente smentite dai provvedimenti amministrativi e dai richiami per le sue inadempienze dell’assessorato al Lavoro, La Paglia rispetti le direttive regionali e dia risposte concrete a questi 51 lavoratori”.