Gli enti che hanno già ricevuto dal Dipartimento al Lavoro la comunicazione di avvio del procedimento utilizzino direttamente i lavoratori ASU che hanno presentato istanza di fuoriuscita dalle cooperative. A chiederlo è la CSA ASU Sicilia. “Siamo convinti che questa sia la soluzione migliore -spiega Clara Crocè, componente il dipartimento ASU Sicilia- rispetto alla sottoscrizione di ulteriori convenzioni con le coop che in questi anni hanno utilizzato il personale delle Attività Socialmente Utili in convenzione con la Pubblica Amministrazione. Insieme al parlamentare ARS Danilo Lo Giudice, nelle scorse settimane abbiamo incontrato la dirigente del Dipartimento al Lavoro Francesca Garoffolo e le abbiamo rappresentato l’urgenza di accelerare le procedure di uscita di questi lavoratori”.
La CSA ha inviato nota all’ASP 5 di Messina e ai Comuni che impiegano gli ASU chiedendone l’immediato utilizzo diretto, visto che l’unico costo è il pagamento dell’INAIL. “L’Azienda Sanitaria ha già ricevuto dal Dipartimento al Lavoro due elenchi con i quali si chiede conferma in merito all’uso dei lavoratori” spiega ancora Crocè. Il sindacato attacca poi la cooperativa Isvil, che ha preteso dai lavoratori la compilazione di un modulo non previsto dalla norma. In una nota inviata al presidente della coop e alla dirigente generale del Dipartimento al Lavoro Garoffolo ha richiesto chiarimenti rispetto alla “manifestazione d’interesse e richiesta alla prosecuzione delle Attività Socialmente Utili attuate diramata dalla Isvil. La costrizione della compilazione entro il 4 gennaio 2020 risulterebbe motivata alla immediata sospensione dell’assegno di utilizzo”.
Una richiesta che la CSA ritiene inaccettabile, viste anche le due recenti direttive del dirigente generale Garoffolo relative alle richieste dirette dei lavoratori di assegnazione all’ente presso il quale già lavorano o a un altro e alla possibilità per le PA di manifestare l’eventuale disponibilità per l’impiego degli ASU.
“Alla luce di queste disposizioni, non riusciamo a comprendere i motivi per i quali questi lavoratori dovrebbero sottoscrivere l’allegato C della Isvil, non essendo la stessa né un ente utilizzatore né un ente erogatore dell’assegno di sussidio ai lavoratori, che è a totale carico della Regione Sicilia -conclude Crocè. Invitiamo la coop a non proseguire in questi comportamenti e chiediamo al Dipartimento al Lavoro di intervenire per chiudere la vergognosa pagina dell’utilizzo dei lavoratori ASU da parte delle cooperative”.