Vertenza Comune Sinagra, dipendenti senza stipendio da 3 mesi

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La CSA a confronto con l’amministrazione di Sinagra per discutere il mancato pagamento degli ultimi tre mesi di stipendio ai dipendenti comunali. I dirigenti sindacali Santino Paladino e Clara Crocè si sono incontrati con il sindaco Antonino Musco e gli assessori Marzia Rita Mancuso e Giuseppe Ioppolo.

Il primo cittadino ha chiarito che non si riesce a garantire gli emolumenti dei lavoratori perché al momento dell’insediamento a giugno 2017 l’esecutivo ha trovato le casse vuote. Impossibile anche il ricorso alle anticipazioni di Tesoreria perché la precedente amministrazione, pur potendo contare su una liquidità di un milione 600.000 euro, ha lasciato il Comune senza fondi e con tre mesi di salari arretrati da pagare. L’attuale Giunta, ha puntualizzato poi Musco, in un primo momento è riuscita a pareggiare quanto dovuto ai dipendenti, ma poi i lavoratori non è più stato possibile a causa di una norma nazionale che riduce il ricorso all’anticipazione di tesoreria da parte degli enti locali da 600.000 a 300.000 euro.

In ogni caso, il sindaco ha garantito che tra la fine di settembre e i primi di ottobre pagheranno due mensilità.

La CSA ha chiesto anche quali siano i provvedimenti messi in atto per cercare di risollevare il Comune dal disastro finanziario e il primo cittadino ha chiarito che tramite l’ANCI si sta lavorando per modificare la legge e che l’esecutivo si sta muovendo per attivare provvedimenti che garantiscano maggiori entrate tributarie e per individuare altre misure che dovrebbero consentire a fine mandato una maggiore stabilità economica.

Il sindacato autonomo ha poi chiesto assicurazioni anche in merito alla contrattazione collettiva, ferma da troppo tempo, e Musco si è dichiarato disponibile a condividere delle soluzioni con la CSA.

“Siamo soddisfatti dell’incontro -hanno dichiarano Santino Paladino e Clara Crocè. Manderemo la nostra proposta all’amministrazione per sboccare la contrattazione e siamo disponibili a condividere un percorso che porti al risanamento dell’ente, nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori”.

Messina, 2 ottobre 2019

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