Il capolavoro di Pietro Mascagni andrà in scena il 13 agosto per il “Festival dei Teatri di Pietra” prodotto dal Coro Lirico Siciliano
Si rinnova l’appuntamento al Teatro Greco di Tindari con il Festival dei Teatri di Pietra promosso dal Coro Lirico Siciliano, che martedì 13 agosto alle ore 21, nell’ambito della 63esima edizione del Tindari festival, vedrà in scena “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni. Protagonista femminile del dramma della gelosia e dell’onore ferito sarà il soprano di fama internazionale Giovanna Casolla. «Lungo i miei 47 anni di carriera – spiega – ho vestito i panni di Santuzza centinaia di volte.
Il mio vero debutto in questo ruolo avvenne a Catania nello spettacolo diretto da Aldo Mirabella Vassallo, ma anche quella di Tindari sarà per me una “prima volta”». Il tenore messinese Angelo Villari, reduce dalla recente pubblicazione di un dvd in cui interpreta lo stesso ruolo per il Maggio Musicale Fiorentino, sarà invece Turiddu. «Oggi – ha spiegato – sono particolarmente contento di fare questa esperienza con un cast d’eccezione in un luogo che considero un po’ anche la mia città». Sul palcoscenico ci saranno anche il soprano Giovanna Collica (mamma Lucia), Francesco Baiocchi (Alfio), Antonella Trifirò (Lola) e il Coro Lirico Siciliano, istruito come sempre da Francesco Costa.
A dirigere l’Orchestra sarà il M° Bruno Nicoli, che ritroverà la Casolla, dopo averla diretta nel 2015 in “Turandot” al Festival pucciniano di Torre del Lago: «Sono molto felice – dice – di poter lavorare nuovamente con questa straordinaria artista e di poter dirigere per la prima volta anche Angelo Villari. Io sono toscano per cui sono cresciuto respirando l’aria di Mascagni, ecco perché questa Cavalleria Rusticana sarà senza dubbi: passionale, concreta, reale e molto vicina alla vita vissuta».
A firmare la regia del capolavoro verista sarà Antoniu Zamfir, musicologo e direttore della Romanian Opera di Craiova, supportato nel lavoro dalla regista collaboratrice Anna Aiello.
«In questa meravigliosa terra di Sicilia – spiega Zamfir – realizzerò un’opera di stampo tradizionale con la quale esaltare la bellezza del Teatro Greco». La prerogativa sarà, dunque, quella di rispettare le indicazioni del libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci ispirato all’omonima novella di Giovanni Verga. L’atmosfera locale anticipata dalla “Siciliana”, la serenata che Turiddu dedica a Lola, verrà ripresa dalla scenografia di Salvo Manciagli con la quale si riproduce un cortile con i muri a secco, le casette basse e l’immancabile carretto. Anche i costumi della storica sartoria teatrale Pipi saranno a tema come il disegno luci di Claudio Mantegna, che conferirà un’impronta naturalistica allo spettacolo.
Un successo annunciato insomma che si andrà ad aggiungere alla fortuna edizione de la “Tosca” di Giacomo Puccini, andata in scena a Siracusa, Taormina e Tindari, dove ha riscosso grandi consensi di pubblico oltre che il plauso di giornalisti e critici.