Un successo. È riassumibile in questo sostantivo la X edizione del Concorso Canoro “Diventerò una stella”, nato a Rocca di Caprileone (grazie alla caparbietà e alla dedizione del Direttore Artistico dell’Associazione Friends Music Academy, Maria Vitale e del Presidente, Mario Valenti) e diventato negli ultimi anni itinerante, toccando Sant’Agata di Militello, Capo d’Orlando per arrivare, quest’anno, mercoledì 7 agosto, a Gioiosa Marea.
Un festival che da qualche anno a questa parte ha assunto dei contorni anche sociali. Il premio, infatti, è stato intitolato a Lorena Mangano, la giovane orlandina deceduta a Messina nel giugno del 2016 in seguito a una folle gara automobilistica. Omicidio stradale, il verdetto.
Un Festival, il “Diventerò una stella”, fatto da giovani: 23 i concorrenti, divisi in tre categorie (Young, Cover e Inediti). E proprio i giovani sono stati i destinatari di un messaggio di sensibilizzazione a due temi importanti, quello della sicurezza e della solidarietà. Entrambi declinati in un convegno che si è tenuto come momento introduttivo del festival, moderato dai giornalisti Valerio Barghini e Roberta Fonti, nel corso del quale hanno portato la propria testimonianza (dopo i saluti iniziali del padrone di casa, il sindaco di Gioiosa Marea, Ignazio Spanò), Marilena Mangano (sorella di Lorena) e Pina Cassaniti Mastrojeni, la mamma di Valeria, investita mortalmente il 20 giugno di 22 anni fa a Messina sul marciapiede davanti casa. Il convegno è stata anche l’occasione per parlare, con l’Ispettore Massimo Fiasconaro (della Polstrada di Sant’Agata di Militello) di educazione e sicurezza stradale.
E siccome quando accade un incidente stradale un ruolo fondamentale lo svolge anche chi fa informazione, tra i relatori il Consiglieri nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Santino Franchina: “Quando si verifica un fatto di cronaca quale può essere un incidente – ha detto Franchina – il giornalista interviene, evidentemente, sempre dopo. È importante, tuttavia, la prevenzione. Per la quale sarebbero auspicabili momenti formativi per giornalisti”.
Anche la solidarietà al centro del convegno. Dunque, donazione di organi. A trattare la tematica Gaetano Alessandro Presidente dell’Associazione “Donare è vita” (che ha anche lanciato un appello per un giovane messinese di 27 anni, Paolo Chillè, affetto da una rara forma tumorale alla cassa toracica e la cui unica speranza risiede in un costosissimo intervento negli Stati Uniti) e il Dottor Francesco Puliatti, coordinatore locale del centro regionale trapianti presso il Policlinico di Messina, che ha chiamato a portare la propria testimonianza il papà di Alba Munafò, la giovane di Milazzo deceduta per un incidente stradale sulla A20 nel 2009 a soli 19 anni, i cui organi sono stati dati donati come estremo atto di amore e a cui è intitolata la locale sezione milazzese dell’Aido.
Ma il “Diventerò una stella” è anche e soprattutto musica. Così ecco che la sera in un gremitissimo Auditorium si sono sfidati a colpi di sette note (con la conduzione di Maria Vitale e dell’attore Francesco Mazzullo) 23 talenti giudicati da una giuria di altissimo livello: l’artista gioiosano (reduce dalla direzione di orchestra dell’ultima edizione di “Amici”) Marco Vito, Nazzareno Nazziconi e Giuseppe Sturiano della nota agenzia di spettacoli che da trent’anni si occupa di produzioni musicali Anteros; la bravissima ballerina (nel suo ricco curriculum trasmissioni come “Tale e Quale Show” o “La Corrida”, ma anche importanti collaborazioni con Maurizio Crozza) Gaia Barlocco e, last but not least, il noto cantautore della “scuola genovese” Francesco Baccini che ha deliziato il pubblico dell’Auditorium, tra l’altro, con lo swing di uno dei suoi classici, l’intramontabile ormai quasi trentennale “Le donne di Modena”.
La kermesse (intervallata da un esilarante sketch del duo Cric e Croc e da un momento sociale, l’assegnazione di una targa da parte della famiglia Mangano a due genitori da anni alla ricerca di giustizia e verità, i coniugi Angelo e Gino Manca, genitori di Attilio, l’urologo trovato morto in circostanze sinistre nella sua casa di Viterbo nel 2004) ha visto la stravittoria di Ketty Lopes, prima classificata nella categoria Inediti nonché vincitrice assoluta della X edizione del “Diventerò una stella”. Alla giovanissima palermitana sono stati assegnati anche il Premio Radio Amore (quest’anno partner del Festival, che farà “girare” in radio per un mese, una volta al giorno, il brano inedito vincitore) nonché il Premio della Giuria Stampa (presieduta da Valerio Barghini e composta dai giornalisti Roberta Fonti, Manuela Varrica, Calogero Barone, Salvatore Pintaudi e da Daniele Gazia e Nino Mirabile) che da quest’anno ha assunto un valore più significativo essendo intitolato a Sergio Granata, il giornalista orlandino prematuramente deceduto, a soli 49 anni, per un malore lo scorso mese di maggio. E proprio in memoria di Sergio è stata assegnata (ritirata da un visibilmente commosso Salvatore Pintaudi, collega ad Antenna del Mediterraneo ma soprattutto grande amico di Sergio) una targa da parte dell’associazione “Donare è vita”.
Gli altri classificati, per la categoria Inediti, al secondo posto Gloria Tamburello di Mazara del Vallo e terza Lidia Vitrano di Caltanissetta. Per quanto concerne la categoria Young: 1) Sabrina Sorbello di Aci Catena (Catania), 2) ex aequo Desirée Voddo di Gela e Beatrice Lodato di Favara, 3) Alessia Ventura di Caltanissetta. Per la categoria Cover: 1) Marika Stivala di Catania, 2) Marta Ignazitto di Sant’Agata di Militello, 3) Danny Contino di Agrigento.
Una menzione speciale, infine, da parte della Giuria Stampa per Michele Gatto di Parma che, a seguito della sua brillante e personalissima interpretazione di “Via” di Claudio Baglioni, ha ottenuto il Premio Sponsor Vitesse.