Castroreale – Si è chiusa ieri la I edizione di InCastro Festival

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Nella Sala Venini, alle 18, nella seconda tavola rotonda “Parola e arte”, Renée Purpura ha illustrato, con i ragazzi che hanno partecipato, il laboratorio “1, 2, 3…FOTO!”, Il Presidente nazionale INBAR Anna Carulli, Giuseppe Scannella e Graziella Anastasi hanno illustrato i risultati del laboratorio A B I T (U) A R E al borgo di Bioarchitettura, Michele Palamara ha parlato di “Borghi come mete culturali”, Enrica Carnazza (referente Arco e GAI) e Salvatore Raimondo hanno parlato dell’installazione Terzo Livello.
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Il laboratorio “A B I T (U) A R E al borgo” ha affrontato la sostenibilità e la ricerca percorrendo le tracce e le definizioni di “architettura liquida” come filo conduttore per la formalizzazione di un linguaggio indirizzato a professionisti, esperti ed utenti. “L’architettura liquida – come il Presidente Nazionale INBAR Anna Carulli la definisce – è emozionale, poetica, onirica, è il luogo in cui le componenti ‘smaterializzate’ rappresentano l’essenza costruttiva che consente la comunicazione e la trasmissibilità simultanea in tutto il mondo dei processi di adattamento progressivo della realtà al pensiero e viceversa”.

Nel suo intervento Michele Palamara ha parlato di “rete dei Borghi”, un progetto che intende mettere in rete gli insediamenti abitativi storici della Città Metropolitana di Messina con l’ obiettivo di promuoverli, migliorarne i servizi turistici, e, in parte, riqualificarli. Obiettivo primario: far sentire al turista, attraverso circuiti esperienziali e con l’ausilio di moderne tecnologie, il “genius loci” dei nostri borghi.
A seguire, lungo gli scorci più suggestivi del paese, ha preso forma una Processione d’arte, guidata dalla Banda musicale M° Settimo Sardo di Castroreale, in cui il pubblico è stato sorpreso da performance site-specific e improvvisazioni artistiche a cura di tutti gli ospiti del festival.

In serata, nella magica atmosfera della Chiesa del SS Salvatore, Pierfrancesco Mucari, Andrea Piccioni e Gianni Mimmo hanno dato vita al progetto musicale Sana Lotus, catturando l’attenzione del pubblico fino a ben oltre la mezzanotte.
La I edizione di InCastro Festival è stata un vero e proprio successo. In 5 giorni, senza sosta, si sono susseguite azioni performative site-specific, jam session musicali e concerti, mostre e installazioni, tavole rotonde e laboratori multidisciplinari che hanno letteralmente animato un paese.
L’evento, ideato e organizzato dall’ass. Vento di Scirocco con l’Istituto Nazionale di BioArchitettura (INBAR) e Casa Faranda, nelle intenzioni dei due direttori artistici Pierfrancesco Mucari e Giorgia Di Giovanni, sarà certamente rinnovato e ripetuto dal prossimo anno in poi.

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