Roma, 1 aprile 2019 – Il tema del contrasto alla contraffazione e la tutela del “Made in Italy” nell’era digitale, è stato il tema del convegno organizzato oggi dal Gruppo Parlamentare del MoVimento 5 Stelle, all’interno della nuova aula dei Gruppi Parlamentari.
Questo momento di incontro e di confronto di oggi, al quale hanno partecipato autorevoli esponenti del settore, ha dato ufficialmente il via alla riforma sul contrasto alla contraffazione, al contrabbando e la tutela del made in Italy e l’istituzione del nuovo marchio 100% made in Italy.
La proposta di legge in questione, di cui la deputata catanese Maria Laura Paxia è prima firmataria, è stata già incardinata in Commissione Giustizia alla Camera.
L’esponente pentastellata ha dichiarato: Il “Made in Italy” rappresenta un valore aggiunto, una garanzia di qualità ed eccellenza per i consumatori che hanno delle adeguate informazioni sui prodotti che acquistano, ma anche per gli imprenditori che sono tutelati e possono, instaurando una sana concorrenza, consentire la circolazione di prodotti qualitativamente validi e affidabili”.
Sull’istituzione del “100% Made in Italy”, Laura Paxia precisa: “Questo nuovo marchio stabilisce delle forme di garanzia dei consumatori che possono così avere la possibilità di verificare la provenienza dei beni e dei prodotti attraverso un sofisticato sistema di tracciabilità documentale”.
“Molte imprese siciliane che, ad esempio, operano nel settore agricolo, beneficeranno di queste nuove tutele, viste le irregolarità e gli abusi sui prodotti tipici siciliani che si verificano in Italia e all’estero. La pirateria agroalimentare – conclude la deputata catanese – colpisce in modo crescente la nostra regione e, solo per citare alcuni casi, voglio ricordare le false arance di Sicilia che, invece, provengono dai paesi africani, il vino Marsala prodotto in Cina, le patate egiziane spacciate per siciliane e così via. La tutela del Made in Italy è sinonimo di valorizzazione delle eccellenze siciliane”.