Interrogazione a risposta scritta al Ministro dell’Interno – Pagano: Grave situazione di crisi a causa del contenzioso tra Cmc e Anas

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Gentilissimi, con la presente invio, in qualità di Vice Presidente del gruppo Lega alla Camera dei Deputati l’interrogazione a risposta scritta al Ministro dell’interno, al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Ministro dello Sviluppo Economico, a mia firma, concernente la grave situazione di crisi che si è venuta a creare a causa del contenzioso tra Cmc e Anas e del conseguente blocco dei lavori sulla SS640 (Caltanissetta- Agrigento).
Certo della vostra sensibilità sulla importanza di tale intervento chiedo la pubblicazione sulla vostra testata.

Cordialmente,
Alessandro Pagano

Interrogazione a risposta scritta

Al Ministro dell’interno, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dello sviluppo economico –
Per sapere – premesso che: da diversi mesi i lavori sulla SS 640 (Caltanissetta-Agrigento) si sono fermati per il contenzioso tra Cmc e Anas; in particolare, risultano fermi lotti in procinto di completamento, come il lotto Empedocle 1 che è praticamente finito, al 99,9% di avanzamento, con valore contrattuale per Cmc pari a 354 milioni (0,4 milioni residui) e il lotto Empedocle 2, che è al 90% di avanzamento, con valore contrattuale pari a 669 milioni (66,2 milioni residui);

le aziende che a vario titolo hanno contribuito alla realizzazione delle opere in questione, soprattutto subappaltatori e fornitori, già dalle prime fasi realizzative delle opere non hanno mai ricevuto i pagamenti in maniera puntuale, lamentando carenze sugli accordi contrattuali; la situazione si è aggravata nel momento in cui la CMC ha incominciato ad effettuare licenziamenti nel proprio organico, dichiarando di non poter pagare i suoi obbligazionisti.

Due fattori hanno inciso in modo particolare sulla crisi aziendale: i contratti sottoscritti non prevedevano né la possibilità di fare un’eventuale cessione del credito e né la facoltà di poter sospendere le forniture;

si tratta di imprese inserite nelle “white list” delle prefetture siciliane, quindi che hanno già superato i controlli preventivi imposti dal bando in materia di antimafia, in regola con il DURC e con i pagamenti delle maestranze impiegate, che hanno ottemperato a quanto previsto dal protocollo di Legalità sottoscritto da ANAS e Prefetture, di concerto con gli organi dello Stato, in possesso diconti correnti dedicati e monitorati H24 dagli organi preposti econ capacità economiche e produttive in grado di rispettare a regola d’arte gli accordi presi;

ad oggi, le imprese coinvolte sono quasi 100, i crediti vantati per lavorazioni, forniture di materiali e servizi ammontano a più di cinquanta milioni di euro;

le esposizioni a cui sono sottoposte le aziende coinvolte sono di due tipi: bancarie e Tributarie, in quanto le imprese, senza il pagamento da parte di CMC, non sono in grado di pagare né i mutui richiesti né contributi, IVA, cartelle esattoriali, rateizzazioni all’Agenzia delle Entrate; soprattutto le imprese, da oltre 10 mesi,non sono in grado di pagare gli stipendi dei propri dipendenti;

la situazione è diventata alquanto critica e, pertanto, occorre una posizione chiara e decisa da parte del governo centrale; le molte manifestazioni in corso testimoniano il rischio di fallimento delle migliori aziende della Sicillia, che getterà in povertà circa 2.500 famiglie -:

se i Ministri in indirizzo non ritengano indispensabile ed urgente convocare un tavolo tra ministeri di Interno, MIT e MISE per risolvere la grave situazione di crisi che si è venuta a creare e se non intendano procedere all’immediato pagamento dei crediti vantati dalle imprese coinvolte, subappaltatori e fornitori, affrontando le lunghe procedure concorsuali di recupero crediti, anche rivalendosi successivamente sulla CMC.

Alessandro Pagano

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