Si è svolto martedì 18 dicembre a Palazzo Zanca, coordinato dalla Sezione INBAR di Messina e dal suo presidente Ing. Pietro Sturniolo, il Convegno dal titolo ”Etica professionale – Bioarchitettura e deontologia del vivere”. Co-organizzatori gli Ordini Professionali degli Architetti, degli Ingegneri, degli Avvocati e dei Medici, che, accreditando l’evento per i propri iscritti, hanno contribuito al dibattito sui temi e sulla sinergia tra le professioni.
Sono intervenuti l’Ing. Vincenzo La Manna e l’Arch. Giuseppe Scannella (Scannella Architects) del Comitato Scientifico dell’INBAR Nazionale e l’Ing. Salvatore Rigaglia di CDO – Compagnia delle Opere Sicilia orientale.
In sinergia tra le associazioni e gli ordini professionali, ha introdotto e moderato l’evento il Presidente Nazionale INBAR Arch. Anna Carulli il quale, ad apertura dei lavori, ha sottolineato come “Il sistema valoriale e la Deontologia necessitano una riflessione sull’Etica.
La concezione dell’uomo e della società in rapporto all’uomo, che emerge dall’insieme di valori e principi ai quali il Servizio Sociale e il suo modo concreto di operare si ispirano, è cambiata, nelle diverse epoche storiche, secondo le diverse culture, ideologie, religioni che hanno determinato differenti interpretazioni della dignità personale dell’individuo, della sua libertà, dei problemi dell’uguaglianza e della solidarietà.
Il termine “Etica” fa riferimento al costume, al comportamento e al modo di agire dell’uomo, ed è parte della filosofia morale che si interroga sul significato e sul valore delle azioni umane. E quindi studia le possibilità che ha l’uomo di agire liberamente, le sue scelte di fronte ai concetti di bene e male, i motivi e le regole che guidano le sue azioni, che non sono mai neutre in quanto mosse da intenzionalità, con effetti valutabili in senso positivo o negativo. La deontologia professionale è un insieme di doveri e regole di comportamento eticamente fondati, che impegnano una professione e i suoi professionisti nei confronti della società e delle persone con le quali entrano in relazione”.
Citando la Rete delle professioni Tecniche costituita nel 2013 – di cui fanno parte il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti Conservatori, il Consiglio Nazionale Ingegneri, il Consiglio Nazionale dei Geologi, il Collegio Nazionale dei Periti Agrari e dei Periti Agrari laureati, il Consiglio nazionale dei Chimici, il Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali, il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri laureati, il Consiglio Nazionale dei Periti industriali e dei Periti industriali laureati -, l’Arch. Anna Carulli ha ricordato come questa rete gìà si fosse proposta di coordinare a livello istituzionale le realtà che la compongono, nonché di promuovere l’utilizzo delle conoscenze tecniche e scientifiche del settore affinché le attività connesse fossero coerenti con i principi dello sviluppo sostenibile e della bioeconomia, cioè: promuovere l’integrazione delle professioni tecniche e scientifiche nella società civile; elaborare principi etici e deontologici comuni; promuovere politiche globali per le costruzioni, l’ambiente, il paesaggio, il territorio, le risorse, i beni naturali, i rischi, la sicurezza, l’agricoltura e l’alimentazione.
Il presidente ha concluso il suo intervento ricordando come l’Istituto Nazionale di Bioarchitettura dal 1990 abbia contribuito con i suoi esperti all’integrazione e al rispetto tra le competenze; abbia incentivato con un approccio multidisciplinare la partecipazione, e abbia contribuito a sviluppare in questi decenni, con la guida del fondatore Ugo Sasso e di grandi personalità come Joachim Eble, Capra, un’importante esperienza nei processi complessi di progettazione multidisciplinare integrata.
A conclusione del Convegno, gli interventi dell’Ing. Pietro Sturniolo, che ha parlato della Carta eco-etica dell’ingegneria italiana, dell’Arch. Pino Falzea, dell’Ing. Domenico Crinò, del Dott. Francesco Peditto, dell’Arch. Giuseppe Scannella e dell’Ing. Salvatore Rigaglia in una Tavola Rotonda moderata dall’Ing. Vincenzo La Manna, del Comitato Scientifico dell’INBAR Nazionale, con commenti ed approfondimenti di articoli, interviste e brani scelti di Bernhard Sholz, Papa Francesco, Vitruvio e Ugo Sasso.