La protesta di un gruppo di dipendenti comunali per il mancato pagamento degli stipendi del mese di ottobre ha provocato la reazione del sindaco Formica che non ha per nulla digerito le accuse di “disinteresse” dell’Amministrazione nei loro confronti.
Il primo cittadino ha diramato la seguente nota.
“Sgombriamo prima di tutto un dubbio. Il Comune non ha problemi di liquidità. Nelle casse dell’ente ci sono ben 13 milioni 700 mila euro e il mancato pagamento degli stipendi, ma anche di altre somme a creditori è stato determinato da un problema tecnico legato (guarda caso) sempre alla mancanza dei bilanci.
Infatti, come è noto, siamo ancora fermi a quello stabilmente riequilibrato 2015 e il software in dotazione alla banca- tesoriere aggiornato alle “codifiche” post riforma avve-nuta nel gennaio 2016, non riconosce più quanto trasmesso con i vecchi criteri. Per questo hanno bloccato tutto.
Tuttavia ci siamo già attivati per risolvere la questione in quanto la Banca non può ri-fiutarsi di procedere poiché è vero che c’è un’anomalia ma non un’illegalità. Proprio per questo l’abbiamo diffidata prima verbalmente e adesso formalmente, a pagare immediatamente tutti i man-dati”
Chiarito questo discorso, Formica ha inteso replicare alle accuse formulate dai firmatari del docu-mento.
“Una lettera volgare e ingenerosa che arriva proprio nei giorni in cui gli organi istituzionali stanno la-vorando senza sosta per cercare di risolvere la questione della stabilizzazione del personale contratti-sta – prosegue il primo cittadino -. Ma forse è vero.
In questi anni c’è stato disinteresse nei confronti del lavoro svolto da alcune di queste persone. E allora diciamo, senza veli, come stanno le cose. Lo dobbiamo ai cittadini che pagano le tasse e chiedono servizi, ricevendo il più delle volte rinvii o ri-sposte negative. E sono costretti ad attendere (penso a chi deve avere una autorizzazione, una con-cessione edilizia, un pagamento o qualsiasi altro servizio) mesi e mesi. Ed aspettano mesi ed anni, al-tro che pochi giorni come per lo stipendio. Spero che questo disguido sugli stipendi faccia riflettere i nostri dipendenti.
Al Comune di Milazzo su 300 unità in servizio, nel lavorano non più di 150; di una quarantina ho una stima ed una gratitudine incondizionate. Gli altri 150 non fanno fino in fondo il loro dovere ed una parte rappresentano una vera zavorra. È vero dobbiamo interessarcene di più per cercare di ac-compagnarli ad essere utili per la comunità.
Aggiungo – conclude il sindaco – che se il Comune di Milazzo ha sulle spalle due dissesti e 60 mi-lioni di euro di debiti la responsabilità non è solo della politica ma anche della struttura comunale che ha lavorato poco e male. Ed è pure vero che alle porte del 2019 non si può gestire un Comune con il bilancio del 2015.
Il ritardo nell’approvazione del Consuntivo 2014 è anche una responsabilità della struttura. Ci sono voluti due anni per fare il riaccertamento dei residui e ciò perché vi sono di-pendenti che non sanno distinguere un debito da un credito”.