Sicilia Digitale, tornano in Sicilia i server della Regione

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Sicilia Digitale, tornano in Sicilia i server della Regione
Dismesso il data center di Pont Saint Martin
Armao: “Gettate le basi di un grande polo regionale digitale”
Palermo – I server della Regione siciliana saranno custoditi nel centro tecnico di Sicilia digitale, in via Thaon De Revel a Palermo. Il Data center di Pont-Saint-Martin che ospitava alcuni sistemi informatici di Engineenering, l’ex socio privato di Sicilia e-Servizi, che con la società è in contenzioso da tempo, è stato sgomberato e l’infrastruttura informatica del polo della Val d’Aosta è stata trasferita nella sede palermitana.

Dopo quasi 5 anni di alterne vicende, l’ex socio privato non avrà più rapporti con la società Sicilia digitale e con l’amministrazione regionale. Spenti quelli valdostani, da oggi, quindi, quei server e i servizi informatici regionali non dipenderanno più dall’ex socio privato Engineering, ma saranno nella disponibilità di Sicilia digitale che li gestirà in autonomia.

Soddisfatto l’assessore regionale all’Economia e vicepresidente della Regione siciliana, Gaetano Armao: “In pochi mesi, grazie al lavoro dell’Autorità regionale per l’Innovazione tecnologica, siamo riusciti a concludere un iter lungo e complicato. Abbiamo accelerato le operazioni e siamo riusciti a replicare a Palermo l’intero sistema di Pont Saint Martin – spiega Armao -.

Un’operazione che permetterà alla Regione di risparmiare diverse centinaia di migliaia di euro e di gettare le basi per la creazione di un Data center di livello regionale che sorgerà nell’ex Asi di Brancaccio. Il nostro obiettivo – aggiunge – è quello di centralizzare tutti i sistemi informatici e creare un grande Polo strategico, previsto dal progetto dell’Agenda digitale nazionale, in grado di gestire tutti i Ced, i server degli assessorati regionali e di tutta la pubblica amministrazione siciliana, dai Comuni alle ex province, dagli enti alle aziende sanitarie, utilizzando anche le tecnologie in cloud che velocizzeranno questo processo”.

Palermo, 11 settembre 2018

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