Lo scrittore russo Lev Tolstoj racconta – “La mietitura” , questa l’atmosfera che si respira a Landro , una contrada di Gioiosa Marea, durante la 10ma edizione della “ Festa della mietitura” organizzata dall’Associazione Culturale “La Spiga” – Tutto il campo era coperto di covoni e di gente.
Nell’altro folto grano si vedeva qua e la, sul campo mietuto, la schiena curva di una mietitrice, lo sbatter delle spighe, quando essa le prendeva fra le dita; una donna all’ombra e i covoni dispersi qua e la per la seminagione –
Siamo già alla 10ma edizione della “Festa della mietitura” che, come ormai da tradizione, ne ricorre l’evento.
Un momento nel quale i ricordi si materializzano attraverso il fare contadino, i movimenti lenti e netti della falce che taglia il frumento.
Cultura e tradizione contadina, ricordi d’infanzia, bambini che guardano con curiosità lo zio o il nonno mentre si accinge a tagliare con la falce le spighe di grano, Landro diventa , in questo giorno, teatro dove si rappresenta la nostra storia contadina.
I braccianti vestono abiti tradizionali e utilizzano gli indumenti e gli strumenti propri per la falciatura del grano: una lunga falcetta, accuratamente battuta e ogni tanto affilata dalla cote, un grembiule e copribraccio di tela pesante, “canneddi” (protezioni per le dita fatte con le canne). Il grano viene poi legato in fascine e ammucchiato per farlo asciugare fino al momento della trebbiatura”.
Tutt’intorno stands di prodotti agricoli autoctoni ed il classico stand dove si può degustare uno dei prodotti a base di grano, i “maccarruni” .
Roberta Fonti, Presidente dell’Associazione Culturale “La Spiga” – Questo sicuramente è l’evento di punta della nostra Associazione che portiamo avanti da 10 anni, quest’anno abbiamo ricevuto un importante riconoscimento che ci riempie d’orgoglio, il nostro evento è stato annoverato tra gli eventi dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale –