Nella prima mattinata odierna, i Carabinieri della Stazione di Merì hanno eseguito un provvedimento restrittivo a carico di DE LUCA Salvatore, 61enne del luogo, per estorsione aggravata, atti persecutori, danneggiamento e porto ingiustificato di armi.
Il provvedimento restrittivo scaturisce dagli esiti di una complessa indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di Barcellona P.G., con il suo Procuratore Capo Dott. Emanuele CRESCENTI, ed avviata nell’aprile 2018 dai militari della Stazione di Merì a seguito delle denunce presentate dalle vittime, che hanno consentito di comprovare come lo stesso avesse preteso considerevoli somme in denaro, da una coppia di anziani coniugi (di 71 e 68 anni) e dal di loro figlio (di 38 anni), per un ammontare variabile da 200 euro a 1.800 euro quale corrispettivo di un fantomatico mobile in legno acquistato diversi decenni addietro.
Nel corso dell’indagine, in particolare, è emerso come il nominato DE LUCA, tra il mese di febbraio 2018 ed il corrente mese, abbia preteso vanamente dalle vittime somme in denaro attraverso reiterati episodi di minacce e violenza. L’arrestato rivolgeva alle vittime incessanti e gravi minacce di morte anche con l’utilizzo di armi (bastoni e catene), tali da cagionare nei loro confronti un perdurante stato di ansia e timore per la propria incolumità.
L’inchiesta ha inoltre documentato come il DE LUCA abbia anche minacciato di morte, a mezzo apparecchio telefonico, le vittime – allo scopo di estorcerne denaro – spingendosi sino al danneggiamento dell’autovettura e del cancello della loro abitazione.
L’articolata e ininterrotta attività di controllo svolta dai militari della Stazione di Merì, ha permesso di documentare questi plurimi episodi, oggetto della misura emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, Dott. Salvatore PUGLIESE, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nella persona del Sost. Proc. Dott.ssa Federica PAIOLA, la quale ha condiviso pienamente le risultanze investigative prodotte dai Carabinieri di Merì.
L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato associato presso la casa circondariale di Barcellona P.G..