Domenica 8 aprile ,nell’ambito dei festeggiamenti relativi all’ottava di pasqua, è stato riproposto il corteo storico dell’esodo che ricorda un episodio significativo della storia gioiosana. Alla fine del 1700,infatti, tutta la popolazione si trasferisce dal Monte di Guardia alla marina.
L’evento è stato raccontato anche con un.breve spaccato di vissuto settecentesco che ha voluto sottolineare soprattutto il sentire del popolo in seguito alla decisione presa dalle autorità ‘ del tempo, nonché lo scorrere della sua quotidiana giornata intrisa di fatiche, canti, preghiere e riti ancestrali.
“Le spinte definitive all’esodo vengono date dal terremoto del 1783 che rase al suolo il paese, dalla carestia ma anche da motivi economici quali il declino dell’attività serica, che era stata il sostentamento per secoli della fragile economia della zona, e l’esenzione quindicinale dalle imposte per favorire la ricostruzione post-sisma.
Non tutta la popolazione di trasferì sulla costa, parte rimase nelle campagne dove aveva la terra dando così vigore alle innumerevoli contrade che caratterizzano il territorio di Gioiosa.
Il nuovo paese, in virtù della posizione, assunse il nome di Gioiosa Marea. Di Gioiosa Guardia, paese di tremila abitanti, cinta di mura già nella metà del XVII. secolo, collegata alla Sicilia da trazzere che conducevano a Randazzo, Patti Marina e Calavà e nel quale si contavano più di dieci chiese, oggi non restano che ruderi”.
L’Associazione “Pane e Gelsomini” che ne ha curato la rappresentazione ringrazia la parrocchia e l’Amministrazione Comunale che hanno supportato l’evento, ma soprattutto ringrazia i numerosi figuranti che hanno assicurato la loro presenza e la loro affettuosa condivisione.
Momenti del sfilata del corteo storico