La guardia di finanza di Siracusa ha ultimato una serie di interventi in tutta la provincia finalizzati al contrasto della contraffazione e dell’immissione in consumo di prodotti non sicuri, posti in vendita senza essere stati assoggettati alle procedure di certificazione previste dalla vigente normativa. Si tratta di 1.145.920 articoli potenzialmente pericolosi per l’eventuale incauto acquirente. L’attività è stata eseguita nella giornata del 30 marzo dai finanzieri dei reparti dislocati nel territorio ed ha riguardato esercizi commerciali gestiti da operatori cinesi nelle località di Siracusa, Augusta, Francofonte, Pachino, Palazzolo Acreide e Rosolini.
Le fiamme gialle hanno rilevato irregolarità connesse alla detenzione, per la rivendita, di vari prodotti, tra i quali cosmetici, giocattoli, prodotti informatici ed accessori, ferramenta ed utensileria varia e bigiotteria, privi del marchio di conformità “ce” (spesso dissimulato dal logo “china export”), nonché prodotti per l’igiene e la cura della persona. A Francofonte i sequestri più consistenti; a Rosolini prevale la vendita di prodotti non sicuri per l’igiene e la cura della persona. Tutti gli articoli, posti sotto sequestro, sono stati rinvenuti esposti sugli scaffali di vendita e, quindi, pronti per essere immessi in consumo. Oltre alle merci sottoposte a sequestro, sono stati individuati 3 lavoratori in nero. Sono in corso ulteriori indagini volte all’individuazione dei canali di approvvigionamento della merce illecita rinvenuta per arrivare alla disarticolazione della catena logistica, organizzativa e strutturale delle filiere illecite.
I titolari dei negozi ispezionati sono stati segnalati anche alla camera di commercio di Siracusa per le violazioni previste dal decreto legislativo n. 206 del 2005 (codice del consumo) per le quali sono previste sanzioni fino a 25.000 euro, nonché’ per la successiva confisca e distruzione dei prodotti sequestrati. 2 il servizio è il prosieguo di precedenti analoghe attività che confermano la sistematicità dell’operare da parte delle fiamme gialle aretusee. Inoltre, nel corso del controllo svolto nell’esercizio di Palazzolo Acreide, i finanzieri notavano 2 soggetti, appena maggiorenni, il cui comportamento agitato faceva insospettire i militari che procedevano alla loro identificazione e perquisizione personale estendendola anche all’autovettura utilizzata dai medesimi.
Nella stessa è stata rinvenuta una busta contenente 32 dosi di marijuana già confezionata e pronta per lo spaccio per un peso complessivo di 50 grammi. Dopo le incombenze di rito i giovani (m.n. di anni 18 e c.l. di anni 20, entrambi residenti a Palazzolo Acreide), sentito preliminarmente il magistrato di turno, venivano tratti in arresto, in violazione all’articolo 73, comma 1/bis, del d.p.r. n. 309/90, ed accompagnati presso le loro abitazioni.
L’attività della guardia di finanza acclara il ruolo di polizia economico-finanziaria svolto quotidianamente mediante il contrasto ad ogni tipo di espediente che danneggi l’economia e le imprese sane; infatti, la contraffazione e’ un moltiplicatore d’illegalità: alimenta i circuiti sommersi del lavoro nero, dell’immigrazione clandestina e dell’evasione fiscale. il commercio di prodotti non genuini ed insicuri sottraggono opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole. un importante messaggio sociale vuole anche essere rivolto alla collettività: oggi più che mai appare indispensabile disincentivare i consumatori all’acquisto di merce recante marchi o segni distintivi contraffatti o alterati perché chi compra merce falsa mette a rischio la propria salute.
L’azione della guardia di finanza si conferma a presidio della tutela dell’economia legale, attraverso il contrasto all’evasione delle imposte ed allo sfruttamento della manodopera low cost per la realizzazione di beni di scarsa qualità e sicurezza, nonché al contrasto alla contraffazione, alla tutela del made in Italy ed al commercio di prodotti nocivi per la salute dei consumatori.