Una bella giornata di sole ha accompagnato domenica scorsa il viaggio di istruzione a Taormina e Castelmola dell’associazione “Amici dello Jaci”, presieduta dal prof. Nino Micali.
Un viaggio coordinato dall’arch. Michele Palamara facendo seguito ad una conversazione tenutasi alcune settimane fa nella sede di Messina su “L’influenza spagnola nell’architettura della città metropolitana di Messina”.
Il filo conduttore della visita a Taormina è stato lo sviluppo urbanistico del borgo quattro-cinquecentesco con le sue valenze architettoniche del tardo gotico catalano.
Il tour ha avuto inizio dal quartiere Cuseni, nucleo medievale della città. In questo quartiere veniva costruita in epoca normanna la Chiesa di San Francesco di Paola (ex Cattedrale), e nel corso nel XIV secolo le torri adiacenti alle mura venivano trasformate in palazzi (Badia Vecchia e Duchi di Santo Stefano) secondo i canoni dell’architettura “chiaramontana”.
Lungo il corso Umberto, asse principale dello sviluppo urbanistico quattro-cinquecentesco della città, fondamentali le visite alle case gotico-catalane La Floresta, Ciampoli e Corvaja.
Gli “Amici dello Jaci” si sono quindi trasferiti a Castelmola per pranzare e poi visitare, guidati dall’ass. alla cultura arch. Eleonora Cacopardo, il Museo del Castello di Mola dedicato all’opera dei pupi, e la Chiesa di San Giorgio di impianto quattrocentesco e campanile inglobato alla maniera spagnola.
L’associazione, nata nel 1991 per merito del Preside Letterio Petrone, ha fra le principali attività, oltre ai corsi di storia dell’arte e delle lingue, proprio le escursioni e i viaggi di istruzione.