A Montagnareale si è giunti a quota 43. Esattamente come il numero di edizioni dell’ormai famosa “Sagra della Castagna”, che attira nel paese nebroideo ogni anno un numero considerevole di persone provenienti da ogni parte della provincia.
E siccome squadra e format vincenti non si cambiano, ecco che anche quest’anno l’ultima domenica di ottobre ha visto Montagnareale popolarsi di appassionati di trekking fin dalle prime ore di un’assolata giornata.
I quali, grazie all’Associazione Pfm – Progetto Futuro Migliore di Patti, hanno potuto scegliere tra due percorsi naturalistici, uno più lungo di 13 chilometri, un altro più breve di 3, che hanno toccato il suggestivo Mulino di Capo (del quale è stato possibile visionare il funzionamento) e, dopo un breve e facile cammino di una quarantina di minuti, la fonte Acqua dell’Usignolo.
I più audaci, invece, hanno proseguito per un altro paio d’ore, raggiungendo la Rocca Saracena, a ridosso del comune di Gioiosa Marea.
Le manifestazioni sono proseguite poi, come di consueto e con l’usuale afflusso di pubblico, nel pomeriggio grazie alle iniziative del comitato organizzatore della Società di Mutuo Soccorso che da 43 anni (in collaborazione con diversi importantissimi e fondamentali sponsor) porta avanti l’evento: a partire dalle 16 sulla centralissima via Vittorio Emanuele, già dal mattino teatro di stand sulla “storia” della castagna negli spazi del Comune (come sempre patrocinatore della manifestazione), si è arricchita di artisti e musicisti che hanno “accompagnato” gli ospiti fino al noto Palacastagna, la struttura all’interno della quale si tiene, ormai dall’edizione numero 20, l’esposizione di torte in gara nell’ormai apprezzato concorso dolciario (la mente del quale è la oggi onorevole Maria Tindara Gullo), che quest’anno ha visto la partecipazione di ben ottanta concorrenti. Il tutto, naturalmente, all’insegna della castagna, frutto dalle innumerevoli proprietà.