Qualcuno ha parlato del ponte di Calderà come del “ponte dei sospiri”, come a sottolinearne ritardi nell’iter procedurale e a dipingerne un quadro a tinte fosche, in modo da riferire di presunte difficoltà insormontabili che di fatto avrebbero reso impossibili i lavori e rinviato sine die l’opera di ricostruzione.
Per rispondere a queste paventate difficoltà, proprio stamattina la Giunta Municipale ha deliberato l’approvazione in linea amministrativa del progetto esecutivo.
L’obiettivo principale che si era prefisso l’Amministrazione è pressoché raggiunto: il percorso amministrativo affinché il progetto del ponte fosse pronto per andare in gara è al termine.
Adesso, entro qualche giorno, con la determina a contrarre il RUP potrà adottare gli atti (bando, etc.) da inviare all’UREGA per l’avvio concreto della gara.
Oggi, dunque, torno a rivendicare una volta ancora la scelta di finanziare la ricostruzione del ponte di Calderà con la rimodulazione dei fondi della “legge mancia”: é stata quella scelta, sono state quelle risorse “certe” che ci hanno consentito di avere un progetto esecutivo approvato, non certamente le tante discussioni che si sono fatte sulla vicenda!
L’obiettivo raggiunto conferma che solo un’azione concretamente sinergica dei vari Enti e dei diversi settori dell’amministrazione pubblica può condurre con rapidità ad obiettivi concreti.
Così è accaduto col “ponte dei sospiri”!
Desidero ringraziare, allora, tutte le Amministrazioni che hanno fornito la piena e preziosa collaborazione per il raggiungimento di un obiettivo così importante: la Città Metropolitana di Messina, l’Ufficio del Genio Civile, la Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali, l’ENEL, la TIM, l’ITALGAS, la Cassa Depositi e Prestiti, oltre all’Assessore Tommaso Pino che segue la vicenda con particolare passione, e l’intera Giunta insieme a lui.
Un ulteriore ringraziamento alla Ragioneria Provinciale dello Stato di Messina e al suo Direttore, Dr. Vincenzo Barillà, che ha compreso le ragioni della scelta e accordato la rimodulazione delle risorse della “legge mancia”.
E “scusate per il ritardo”!
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