La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Catania, nell’ambito delle indagini coordinate dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania a seguito dell’arrivo della nave della Guardia Costiera “C.P. 941 U. Diciotti” – giunta in data 14.7.2017 presso il Porto di Catania con a bordo oltre 1400 migranti di varie nazionalità, soccorsi il precedente 12 luglio in 6 distinti eventi S.A.R. – hanno posto in stato di fermo di indiziato di delitto SULE Sami, nato in Nigeria (cl.1995) in quanto gravemente indiziato del reato di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Nell’ambito delle indagini avviate, sotto il coordinamento della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, da personale della Squadra Mobile – Sezione Criminalità Straniera e Prostituzione – e da militari del locale Comando Provinciale della Guardia di Finanza, dalle dichiarazioni rese da alcuni testimoni è emerso che il predetto SULE Sami avrebbe collaborato i trafficanti libici, svolgendo attività di sorveglianza e controllo dei migranti durante la loro permanenza nella safe house in Libia.
In particolare, taluni testimoni hanno dichiarato che i trafficanti libici li avrebbero costretti a prestare la loro manodopera gratuita per la realizzazione di opere di edilizia, specificando che, durante le giornate lavorative, sarebbero stati ripetutamente picchiati dal predetto SULE ed avrebbero assistito alle violenze perpetrate da quest’ultimo anche nei confronti di altri migranti, presi a bastonate e cinghiate.
Espletate le formalità di rito, il fermato è stato associato presso la Casa Circondariale di Catania
“Piazza Lanza” a disposizione dell’A.G.
Catania, 19 luglio 2017