Palermo, giovedì 06 luglio 2017
LA ROSA: CONTRATTO DI SERVIZIO E RINNOVO DELLA RETE SIANO PRIORITA’
Federconsumatori Sicilia esprime il proprio appoggio e la propria solidarietà ai lavoratori siciliani del settore Trasporti che oggi, giovedì 6 luglio, stanno protestando con un sit-in davanti la sede dell’Assemblea Regionale Siciliana per sollecitare la firma del Contratto di Servizio (CdS) per il Trasporto Ferroviario tra la Regione e Trenitalia.
L’associazione di tutela dei consumatori, inoltre, torna ad esprimere rammarico per la proroga avvenuta a fine aprile, per ulteriori tre anni, degli attuali contratti di servizio delle aziende di autolinee del trasporto pubblico locale in Sicilia che, di fatto, oggi offrono in un contesto di mercato non libero i servizi che dovrebbero offrire le ferrovie.
“Da molti mesi – afferma il presidente regionale di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – non facciamo altro che ribadire che Regione e Trenitalia debbano trovare l’accordo per il nuovo Contratto di Servizio. Il vecchio, infatti, è scaduto il 31 dicembre scorso. A questo aggiungiamo – continua La Rosa – il nostro grido d’allarme sulla situazione dei cantieri di ammodernamento della rete ferroviaria dell’Isola, che viaggiano verso l’Alta Lentezza”.
Federconsumatori Sicilia non può che ribadire che senza la firma del CdS del trasporto ferroviario sono a rischio anche gli investimenti già fatti in Sicilia, come i sei treni “jazz”, giunti solo lo scorso anno, e i treni diesel in arrivo dal 2020.
“Contratto di Servizio e rinnovo della rete ferroviaria – conclude La Rosa – devono viaggiare insieme e in fretta: senza CdS non si sfrutterebbero al 100% le nuove linee, ma senza le nuove linee non si potrebbero offrire ai viaggiatori i servizi previsti nel CdS. Mentre la Regione non riesce a trovare l’accordo con Trenitalia e mentre RFI non riesce a ultimare i cantieri aperti, come al solito a perderci sono i lavoratori del settore e gli utenti del servizio. In particolar modo i pendolari siciliani, oggi, viaggiano in condizioni del tutto inaccettabili”.