Gioiosa Marea, Bruno Lena : ” perchè non mi candido alle amministrative …”

bruno lena

“Non credo alla retorica dell’emergenza, quella per cui a ogni elezione arriva qualcuno e cerca di convincerti che “stavolta” la situazione è straordinaria, che non è tempo per sottigliezze e grandi progetti, perché i fascisti sono alle porte, e bisogna turarsi il naso, bisogna adattarsi, c’è un nemico da fermare, “stavolta”. E chi gli dà retta dice “ok, li voto, ma è l’ultima volta”. Ogni volta.
Questa retorica è stata non solo fallimentare, ma addirittura complice dell’inesistenza di progetti nuovi, alternativi, convincenti, adeguati ai tempi. A forza di seguirli, abbiamo mantenuto gli status quo di cui ci diciamo scandalizzati, abbiamo prodotto uova marce oggi, e siamo sempre rimasti senza galline domani, dopodomani, e per le generazioni che verranno.”
Dal sito Wittgenstein (http://www.wittgenstein.it/), Luca Sofri.
Proprio in questi giorni per l’ennesima volta mi è stata rivolta la domanda “perché non sei candidato a sindaco ?”. Altre volte vengo anche rimproverato per non esserlo.
Tanti ritengono (e ritenevano) che essendo stato candidato a sindaco nell’ultima tornata elettorale, ed avendo perso per poco più di cento voti, in modo automatico e naturale sarei stato riproposto alle prossime elezioni comunali.
Chi ha avuto modo di parlarmi sa che alla candidatura personale avrei preferito un nome nuovo da poter spendere a segnale del reale cambiamento, con un gruppo competente e con voglia di fare.
Spiegare le ragioni per cui ciò non è avvenuto ha molto a che fare con quello che scrive Luca Sofri, con le ambizioni e le contrapposizioni personali.
Cinque anni fa due su tre dei candidati a sindaco rappresentavamo, seppur con dei limiti (bisogna sempre considerare il contesto del momento) la novità ed un evolversi del quadro politico.
Oggi la riproposizione di schemi che continuano a tenere in vita un modo antico di fare politica, la stessa che ci ha portati nel passato ad una involuzione sociale ed economica, ci impone scelte anche dolorose.
Non c’è nessun “nemico da fermare”, ci sono schieramenti politici fatti da persone e tanti di loro hanno una storia politica che non si può ignorare o dimenticare.
E’ nostro dovere sfuggire alle promesse ovvie e ipocrite già sentite in passato e impegnarci nell’ intraprendere un percorso di cambiamento e di prospettiva futura che possa creare i presupposti per una rinascita di Gioiosa Marea.
Per quanto mi riguarda nel rispetto di un elettorato che cinque anni fa mi ha seguito su una strada che guardava ad un tipo di amministrazione libera, popolare e di prospettiva farò la mia scelta.

Bruno Lena

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