Capo d’Orlando: “Sugli stipendi dei contrattisti i sindacati battano i pugni alla Regione”

conf. stampa diffida precari

“Il Comune di Capo d’Orlando vanta un credito di un milione e 315mila euro dalla Regione e ha già anticipato 700 mila euro per pagare gli stipendi dei dipendenti con contratto a tempo determinato. I rappresentanti sindacali, invece di inviare diffide al Comune, vadano a Palermo a chiedere conto alla Regione, vadano a battere i pugni sul tavolo dei funzionari che magari sono iscritti al loro stesso sindacato”. Così il Sindaco Franco Ingrillì replica alla lettera di diffida inviata dalla Cgil sugli stipendi arretrati. “Entro la fine di marzo la Regione dovrebbe erogare, come promesso, i fondi necessari per pagare le prime tre mensilità dell’anno, mentre siamo in attesa di incassare le altre risorse, ma non ci sto a subire attacchi diretti da parte di soggetti che speculano su questa situazione. Le rivendicazioni economiche sono legittime, ma proprio i contrattisti sono le prime vittime di un atteggiamento strumentale da parte dei sindacati”.
“Forse qualcuno ha dimenticato che Capo d’Orlando – ha detto il Sindaco – è stato l’unico Comune che a gennaio ha prorogato i contratti per un anno dando così dimostrazione concreta di avere a cuore il futuro di questi ragazzi. Ma per pagare gli oltre 200 dipendenti (74 a tempo indeterminato e 137 precari, mentre i 70 Asu sono retribuiti direttamente dalla Regione) sono necessari più di 500mila euro al mese. E’ evidente che il Comune non è in grado di fare fronte autonomamente ad una tale spesa e di questo dovremo tenere conto nell’ottica dell’annunciata stabilizzazione. Secondo i calcoli, infatti, potremmo stabilizzare alle previste 24 ore settimanali solo 100 contrattisti. Per i restanti, parlare di esuberi è una possibilità concreta, magari pensando di transitare ai Comuni vicini o a quelli di residenza.
Il nostro obiettivo – conclude il Sindaco Ingrillì – è quello di raggiungere una gestione finanziaria autonoma dalla Regione e ci stiamo muovendo in questa direzione, tagliando di costi del 30% ed incentivando la lotta all’evasione. Il riequilibrio delle spese fa parte di una politica virtuosa che intendiamo perseguire con forza per il bene di tutti, garantendo stipendi a tutti i dipendenti e qualità dei servizi ai cittadini” .

Capo d’Orlando, 14/03/2017

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