Gallerie paramassi e tracciati alternativi nei tratti maggiormente critici, anche attraverso gallerie lato monte, è quanto necessario progettare e realizzare sulla SS. 113 nel territorio di Gioiosa Marea, così come reiteratamente chiesto a tutte le Istituzioni di competenza.
Alla luce anche dell’ultimo intervento, a tutt’oggi in corso in località Capo Skino, è evidente che lo stato in cui si trova la Strada Statale 113, di fatto l’unica arteria stradale che dovrebbe garantire i collegamenti in sicurezza da Gioiosa Marea con i centri vicini e i presidi sanitari, è talmente critico che anche la Direzione Anas è impossibilitata, nonostante l’impegno, ad intervenire e garantire in tempi ragionevoli la riapertura della strada che indubbiamente riveste un ruolo nevralgico per l’economia e per le ordinarie e basilari esigenze vitali della comunità. Dopo il consolidamento del versante franato a Marzo 2016, con un nuovo sopralluogo effettuato nei
giorni scorsi, l’ANAS ha dovuto ulteriormente procrastinare i tempi di riapertura originariamente fissati a dicembre u.s.. L’ultimo comunicato, datato 23 Gennaio, ci informa che il dover intervenire anche per il consolidamento del piano stradale, in un primo tempo non sembrato compromesso, con delle palificazioni lato mare, sposta al 15
Marzo la riapertura. Non è solo rabbia per tale ulteriore rinvio, ma quest’ultimo episodio ci porta ancora una volta a denunciare, ove ce ne fosse ulteriormente bisogno, che vi è l’urgenza di una seria programmazione sul futuro della SS. 113 in tutto il tratto da Capo Skino fino a località Villa Ridente prevedendo, ripeto, la realizzazione di gallerie paramassi e/o percorsi alternativi in sicurezza come gallerie a monte dell’attuale tracciato, così come già rappresentato e discusso direttamente in vari incontri presso l’Assessorato Regionale per le Infrastrutture, l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, la Direzione Regionale e Nazionale dell’ANAS e il Ministero per le Infrastrutture a Roma.
La Comunità di Gioiosa Marea richiede tali interventi da oltre un trentennio durante il quale, più territorio:allo stesso modo si continua a perseguire l’obiettivo di realizzare uno svincolo autostradale in località Zappardino, di fatto unica alternativa valida a garantire una via di fuga, in situazioni di emergenza, nei casi di chiusura della strada statale per frane. Il progetto con il parere acquisito dal CAS è stato inviato a tutti gli Enti di competenza e, da ultimo, ancora una volta, alla Protezione Civile per un parere di competenza, al fine di richiedere l’indizione di un tavolo tecnico.
Si chiede, quindi, ancora una volta, la sinergica azione sia di tutte le forze politiche rappresentative del territorio, sia delle Istituzioni e degli Enti di competenza: Ministero per le Infrastrutture, Regione Sicilia, Protezione Civile Regionale e Nazionale e ANAS-CAS che, direttamente e realisticamente, hanno da anni contezza dell’aggravarsi dello stato di dissesto idrogeologico su cui insiste la SS 113 e degli alti rischi rappresentati più volte con istanze, interrogazioni, petizioni e raccolta firme, e devono assumersi di fatto la responsabilità di gestione della sicurezza di tale arteria. Solo attraverso la progettazione e la realizzazione di interventi risolutivi, così come esposti con la presente, si potrà evitare per il futuro che siano impegnate risorse pubbliche per interventi più o meno parziali, non in grado di garantire le riapertura in tempi ragionevoli, e, soprattutto, si potrà perseguire l’obiettivo comune di garantire la continua percorribilità della SS. 113 in sicurezza.