Lunedì 21, alle ore 11.30, a conclusione di un triennio di incontri, tenutisi in diversi comuni e sedi degli atenei siciliani, a cura delle associazioni Ramarro Sicilia e CEA Messina, nel salone di rappresentanza del Comune di Caltagirone, alla presenza del primo cittadino, Gino Ioppolo, verrà firmata la “Carta dei Comuni Custodi della Macchia Mediterranea”. Seguirà alle 15.30, all’ICS “Piero Gobetti”, una tavola rotonda su “Macchia Mediterranea: dalla Carta al progetto educativo” con la partecipazione di relatori del mondo accademico siciliano, enti pubblici, ordini professionali ed esponenti delle istituzioni regionali. L’incontro, moderato da Francesco Cancellieri, presidente dell’Associazione CEA (Centro di Educazione Ambientale) Messina, si concluderà con l’intervento di Salvatore Scuto, già soprintendente ai BB.CC.AA. di Messina. Il percorso della Carta dei Comuni Custodi è stato avviato a Caltagirone il 22 novembre 2013, con un seminario sulla flora endemica siciliana, ed una Lectio Magistralis tenuta da Francesco Maria Raimondo, già direttore dell’Orto Botanico di Palermo e presidente della società Botanica italiana. Tre anni di incontri-dibattiti, seminari e convegni in tutta la Sicilia hanno portato alla redazione di un documento, curato da Aurelio Angelini, docente dell’Università di Palermo, Francesco Cancellieri, Renato Carella, presidente dell’associazione di volontariato ambientale “Ramarro Sicilia”, Giuseppe Lo Paro, docente dell’Università di Messina, Vincenzo Piccione, docente dell’Università di Catania, Francesco Maria Raimondo e Salvatore Scuto. Il documento è stato sottoposto all’attenzione di numerose Amministrazioni comunali e delle tre città metropolitane siciliane che, con delibera di giunta insieme ad altri enti, quali Assemblea Regionale Siciliana, ARPA Sicilia, ordini professionali, enti parco, facoltà universitarie ed associazioni di rilievo nazionale, hanno aderito al progetto. La Carta dei Comuni Custodi nasce dall’esigenza di mettere in rete i diversi enti territoriali e locali, con lo scopo di tutelare le specificità del patrimonio floro-faunistico endemico, attraverso la diffusione di progetti finalizzati all’educazione ambientale, nonché ad indirizzare le Amministrazioni verso scelte politico-amministrative di tutela nei confronti di un patrimonio naturalistico di grande pregio ma fortemente minacciato. La Carta dei Comuni Custodi è un “patto d’onore” che mira a valorizzare le specificità territoriali e paesaggistiche siciliane oltre che un invito all’unione di intenti tra le diverse Amministrazioni locali. Per l’occasione è stato predisposto da Poste Italiane un servizio di annullo filatelico celebrativo, che si svolgerà dalle 12.30 alle 14.30 al Comune di Caltagirone e dalle 15.30 alle 18.30 all’Istituto “Piero Gobetti”. A corollario dell’evento, Ramarro Sicilia terrà una mostra collettiva di pittura alla Corte Capitaniale, curata da Totò Regalbuto, fino a venerdì 25, e domenica 27 si svolgerà la Festa della Macchia Mediterranea al rifugio “Civetta”. L’evento proseguirà fino al 25 dicembre con l’operazione Crowdfunding, campagna di comunicazione via web finalizzata a raccogliere fondi per acquistare piante certificate della Macchia Mediterranea, da mettere a dimora nel bosco di Santo Pietro, per proseguire ed ampliare l’ultra ventennale progetto di restauro ambientale avviato dai volontari di Ramarro Sicilia all’interno del SIC bosco di Santo Pietro. Infine verranno riconosciuti i crediti formativi professionali ai dottori agronomi e forestali presenti in sala. La manifestazione è stata patrocinata da Comune di Caltagirone, UNESCO Sicilia, ARPA Sicilia, Laboratorio In.F.E.A., Assemblea regionale siciliana, consiglio della Federazione regionale degli ordini dei dottori agronomi e forestali, ordini dei dottori agronomi e forestali delle province di Catania e Messina, Università di Catania – corso di laurea magistrale in scienze per la tutela dell’ambiente, Federparchi, Fedetrek Italia, Istituto nazionale urbanistica, Fare verde sicilia, LIPU e CEA Niscemi, Ambiente e/è Vita, Marevivo, AIPIN – Associazione Italiana per l’Ingegneria Naturalistica e ICS “Piero Gobetti” di Caltagirone.
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