Dibattito e confronto di idee espresse liberamente dai partecipanti che hanno voluto esplicitare il loro modo di valorizzare le loro proposte oggi al Circolo Mediterraneo a Gioiosa Marea.
Un brainstorming, tipica disposizione circolare dei partecipanti, quello che ha messo a confronto le idee di tanti cittadini gioiosani e non, idee provocatorie , idee molto interessanti ed immediatamente fruibili , idee fruibili a breve e lungo termine.
Dopo l’intervento introduttivo di Teodoro Lamonica sul tema “#GioiosaFutura, idee e oppurtunità” , l’architetto Antonino Milici dirigente dell’ufficio turistico di Patti pone l’attenzione sull’importanza della comunicazione non solo tra singoli individui ma tra gruppi quali associazione , amministrazioni e quanti altri possono entrare in rete ed in sinergia per portare a termine e seguire costantemente il progetto del quale si è prefissa l’esecuzione.
Idea forse provocatoria quella di Giorgio Ferlazzo Ciano: “.. idea utopistica , Gioiosa ha dei tramonti
straordinari che cambiano spostandoci a San Giorgio, Calavà o Gliaca, perchè non mettiamo un copyright sui tramonti ? cioè la struttura del tramonto e far identificare il paese di Gioiosa con il suo tramonto i turisti si fermano sulla balconata e guardano il tramonto che è uno spettacolo della natura e quindi farne un punto di forza…”.
A questo discorso si lega fortemente l’idea della prof.ssa Lucia Franchina la quale afferma che un territorio ha bisogno di due cose , la prima è la memoria che ci dà l’identità del luogo, la seconda è la pubblicità quindi creare sistema , fare rete, ciò che interessa è la voce del territorio.
Continua la prof.ssa Lucia Franchina: “ riguardo l’idea di Giorgio Ferlazzo Ciano, invitare le case cinematografiche , cantanti, a fare le loro videoproduzioni qui a Gioiosa, il Comune mette a disposizione le spese e le suggestioni dei nostri paesaggi e le case discografiche ci danno , di ritorno , una forte immagine pubblicitaria .
Interessante l’intervento dell’Ing. Aldo Calimeri sullo sfruttamento di nuove tecnologie fruibili sul territorio come la stampa 3D considerata, oggi, come un’altra rivoluzione industriale, una
tecnologia che permette di passare da una idea alla realizzazione di qualsiasi manufatto anche di realizzare piccole abitazioni. Questa tecnologia, quindi, può essere sfruttata su qualunque territorio producendo , per esempio, una protesi come una mano, un braccio ecc.
Smart working, Il dott. Paolo Terranova , infine, spiega questo nuova modalità di lavoro , lo smart working consente anche di effettuare alcune attività presso postazioni presso la propria abitazione oppure in mobilità grazie all’uso di computer e altri dispositivi informatici. Chi finora si è esposto di più sul fronte della flessibilità sono sicuramente manager, dirigenti, o figure che non hanno una postazione fissa, come i commerciali.
Nota informativa: Il testo, agganciato all’iter parlamentare della Legge di stabilità, definisce il lavoro agile come “una modalità flessibile di lavoro subordinato, che può essere svolto in parte all’interno dei locali aziendali e in parte all’esterno, utilizzando strumenti tecnologici, seguendo gli orari previsti dal contratto di riferimento e prevedendo l’assenza di una postazione fissa durante i periodi di lavoro svolti all’esterno dei locali azienda”.
John Maynard Keynes, economista britannico:
La più grande difficoltà nasce non tanto dal persuadere la gente ad accettare le nuove idee, ma dal persuaderli ad abbandonare le vecchie.
Nino Mirabile