Era ricercato dalla settimana scorsa DURNOI Vasile, cittadino rumeno di 44 anni, gravato da un mandato di arresto internazionale per aver commesso delitti contro il patrimonio e furti in particolare.
Ricevuta la segnalazione da SIRENE, gli uomini della Compagnia di Patti hanno avviato una mirata attività di ricerca e informativa che consentivano di individuare il rumeno a Naso, ove viveva da solo e lavorava presso una ditta del luogo.
Così, nel corso della mattinata di martedì 18 ottobre 2016, scattavano le operazioni di cattura che vedevano impegnati anche gli uomini dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Patti.
L’uomo, una volta scoperto, non ha opposto resistenza ed è stato immediatamente associato presso la Casa Circondariale di Messina, dovendo espiare la pena già inflittagli da un tribunale rumeno di due anni e quattro mesi di reclusione.
Inoltre i militari del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Patti il 19 ottobre 2016 arrestavano il 35enne libanese YAGHI Ahmed, gravato da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Patti, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per atti persecutori ed estorsione.
Il provvedimento scaturisce da un attività investigativa della Compagnia di Patti, da cui emergeva che il predetto, per diversi mesi aveva posto in essere insistenti minacce e violenze psicologiche nei confronti di una donna, al fine di ottenere continue somme di denaro.
In particolare l’uomo era riuscito a sottrarre alla donna circa 9000 euro in tre mesi, minacciandola personalmente e vessandola con continui sms.
Rintracciato presso l’abitazione di S. Piero Patti, anche YAGHI Ahmed è stato condotto presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi.
I Carabinieri della Stazione di Gioiosa Marea (ME) hanno tratto in arresto la 44enne ARDIRI Gina, in esecuzione di un ordine di espiazione pena emesso dalla Procura della Repubblica di Messina.
La donna dovrà scontare 3 anni, 3 mesi e 22 giorni di reclusione relativi al cumulo di diverse pene conseguenti a sentenze di condanna, divenute esecutive, per i reati di ricettazione, truffa aggravata, furto aggravato e tentata estorsione.
I reati sono stati commessi, tra il 2006 ed il 2007, oltre che in Messina, in diverse località della provincia ed in particolare in Patti, Barcellona Pozzo di Gotto e Spadafora.
Dopo le formalità di rito ARDIRI Gina è stata accompagnata presso la Casa Circondariale “Piazza Lanza” di Catania.
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