Organizzato dal Centro di Cultura Siciliana “Pane e Gelsomini” con il patrocinio del Comune di Gioiosa Marea , ha avuto luogo ieri sera , la 4a edizione 2016 dell’Esodo da Gioiosa Guardia , la Commemorazione del trasferimento, a fine ‘700, della comunità gioiosana dal Monte di Guardia alla Marina.
Il corteo ha percorso la via Umberto I° fino alla fontana del Canapè tra canti popolari e rappresentazioni del momento del dell’esodo.
“Le spinte definitive all’esodo vengono date dal terremoto del 1783 che rase al suolo il paese, dalla carestia ma anche da motivi economici quali il declino dell’attività serica, che era stata il sostentamento per secoli della fragile economia della zona, e l’esenzione quindicennale dalle imposte per favorire la ricostruzione post-sisma.
Non tutta la popolazione di trasferì sulla costa, parte rimase nelle campagne dove aveva la terra dando così vigore alle innumerevoli contrade che caratterizzano il territorio di Gioiosa. Il nuovo paese, in virtù della posizione, assunse il nome di Gioiosa Marea. Di Gioiosa Guardia, paese di tremila abitanti, cinta di mura già nella metà del XVII. secolo, collegata alla Sicilia da trazzere che conducevano a Randazzo, Patti Marina e Calavà e nel quale si contavano più di dieci chiese, oggi non restano che ruderi”.
Momenti della sfilata del corteo.