Leitmotif di questa II edizione della “Festa dei grani antichi” è stata la biodiversità vegetale ed in particolare il grano come ricchezza che ha attratto popoli nella nostra terra di Sicilia.
Inizia con il canto dei mietitori , tra le spighe di grano di contrada Porticella di Patti, la mietitura, e mentre da una parte le falci “roncano” il grano dall’altra si ode in lontananza il battito frenetico del trattore e il rombo cupo della trebbiatrice che sgrana il frumento separandolo dalla paglia .
Il frumento tagliato a mano invece, per sgranarlo, viene portato sull’aia per farlo calpestare dall’asino e sottoposto alla battitura.
Vecchio e nuovo modo di mietere , si nota subito come la tecnologia va in aiuto del contadino permettendogli di innovare le strategie di produzione rinnovando le proprie conoscenze.
“Tutto è puntato sulla qualità” continua il dott. Salvatore Bottari, Capo dell’Ispettorato agricoltura provinciale Messina : “ .. soltanto con l’evoluzione di qualità riusciamo a conquistare non soltanto i mercati locali e nazionali ma riusciamo andare anche in Europa.“
Interessante l’intervento del dott. Giuseppe Li Rosi, esperto coltivazione e lavorazione del frumento, più che un intervento un momento di riflessione e di orgoglio di essere “Siciliani”, emblematico il suo esempio sull’importanza della diversità ma non soltanto dal punto di vista della biodiversità vegetale ma soprattutto della diversità umana intesa come ricchezza che popola le tre valli , già indicate dagli Arabi, Val di Noto , Val di Mazara e Val Demone, continua il dott. Li Rosi: “ cosa accade in un campo di grano evolutivo dove ogni spiga è diversa dall’altra? che durante una nottata di vento la spiga più bassa sostiene la più alta evitando che si pieghi e cada a terra, la spiga più alta riesce a difendere le più basse dall’aggressione delle piante infestanti .. “
Altro relatore del dibattito il Dott. Felice Genovese, Presidente ordine dottori agronomi e forestali della provincia di Messina.
In questo contesto di sinergia tra operatori del settore , funzionari e istituzioni che portano avanti in forma concreta la crescita e la valorizzazione del territorio, l’Associazione “San Giorgio i Cavalieri” ha voluto consegnare loro un riconoscimento , un documentario sulla transumanza che da Gioiosa Marea porta a Longi con l’augurio che i Comuni dell’hinterland facciano rete per “crescere insieme”.
A Gioiosa Marea la seconda edizione del ” FESTIVAL DEL GUSTO E DEL FOLKLORE”
La Pro Loco APS di Gioiosa Marea con