Festa della Musica a Gioiosa Marea: “Canta Marco, che la vita è meno dura”.
“La gente di cuore” è una vera e propria dichiarazione d’affetto per le persone più semplici. È proprio a quel mondo che vorrei dedicare la Festa della Musica a Gioiosa Marea, il prossimo 21 giugno. Gente senza troppe parole e nessuna richiesta. Molto più di una ‘solita’ festa di piazza. Sul palco a cantare senza pretese Gioiosa Marea (Me), 09/06/2016 – Pasolini pensava al sottoproletariato nella scelta delle musiche per i suoi primi tre film: Accattone (1961), Mamma Roma (1962) e La ricotta (1963). Scelta non casuale. La “sacralità” del sottoproletariato è la religione di Pier Paolo Pasolini, anche per la scelta delle musiche, perlopiù brani di musica classica e leggera: J. S. Bach, stornelli romani e canzoni popolari. Per Pasolini la musica è l’elemento clamoroso, la veste esteriore di un fatto stilistico più interno, di un modo di vedere le cose. “La musica in assoluto” è la colonna sonora più adatta per accompagnare questo mondo.
“La gente di cuore” è un brano di Enrico Ruggeri del 1997, interpretato a due voci con Marco Masini, eseguito con due pianoforti contrapposti. “La gente di cuore” è una vera e propria dichiarazione d’affetto per le persone più semplici, verso quel popolo silente che accompagna ogni giorno le nostre vite, e non chiede clamore nè pubblicità.
Un mondo quasi sempre silenzioso e gentile, che non pretende di apparire e non si lamenta, non invoca e non esercita il potere. Spesso sorride al dolore, riesce a riscaldare il cuore e l’anima di chi gli sta accanto.
Nel mondo che ci circonda ce ne sono tante di queste persone ed è proprio a loro che vorrei dedicare la Festa della Musica a Gioiosa Marea, il prossimo 21 giugno. L’esistenza di queste persone, il calore di questa gente, senza troppe parole e nessuna richiesta, è molto, molto più di una ‘solita’ festa di piazza. Senza nessuna richiesta.
Anzi no, con la richiesta di venire a cantare e suonare, come farà Marco Raffaele, che ha già accettato di venire sul palco a cantare senza pretese. Canta Marco, continua a farlo ogni santo giorno, rendendo la vita un po’ più umana e gradevole, vieni anche tu ad illuminare la vita e scaldare il cuore in un mondo spesso reso gelido dall’indifferenza, dalla sete di denaro e di potere.
A tutti noi vorrei dedicare una canzone di Herbert Pagani del 1967: Ci vogliono canzoni / che possano arrivare / in cima ai grattacieli / e in fondo alle miniere, / canzoni per le madri / che stanno ad aspettare, / canzoni per chi parte / e spera di tornare.
Mimmo Mòllica
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Canta che ti passa
(H. Pagani – T. De Vita – 1967 )
Senza una lira
mi sono messo in viaggio,
avevo per bagaglio
vent’anni e il mio coraggio,
orecchie per sentire
ed occhi per guardare,
un cuore per capire,
la voce per cantare.
Ho visto tanta gente
che lotta per il pane,
ho visto salutare
chi parte e chi rimane,
combattersi ed amarsi
migliaia di persone,
per tutti e per ognuno
io canto una canzone.
Canta, che ti passa la paura!
Canta, che la vita è meno dura!
Canta, starai meglio domattina!
Canta, che la meta è più vicina!
Ci vogliono canzoni
che possano arrivare
in cima ai grattacieli
e in fondo alle miniere,
canzoni per le madri
che stanno ad aspettare,
canzoni per chi parte
e spera di tornare.
Canta, che ti passa la paura!
Canta, che la vita è meno dura!
Canta, starai meglio domattina!
Canta, che la meta è più vicina!
Passano gli anni,
proseguo questo viaggio,
per voler bene al mondo
ci vuole del coraggio,
ma questi miei vent’anni
li voglio regalare,
finché avrò fiato in corpo
continuerò a cantare.
Canta, che ti passa la paura!
Canta, che la vita è meno dura!
Canta, starai meglio domattina!
Canta, che la meta è più vicina!
Se m’ascolterai, canta, che ti passa la paura!
Canta, che la vita è meno dura!
Canta, starai meglio domattina!
Canta, che la meta è più vicina