Ieri pomeriggio, (25 maggio 2016), in una zona boschiva del comune di San Fratello (Me), sono stati sviluppati mirati rastrellamenti e perquisizioni di casolari rurali condotti con il supporto dei Carabinieri dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”.
Un’ attività che, anche nei giorni precedenti, aveva investito diverse zone agricole e pastorali del comprensorio Nebroideo e che rientra nella serie di controlli straordinari disposti a seguito del vile attentato perpetrato (il 18 mag. u.s.) in danno del Presidente del “Parco dei Nebrodi”.
In tale contesto operativo il personale della Compagnia Carabinieri di Santo Stefano di Camastra e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Messina, ieri, traeva in arresto, per furto aggravato in concorso: i fratelli Mangione Carmelo e Benedetto classe 65 e 67 già noti alle Forze dell’Ordine. Si tratta di due allevatori San Fratellani la cui azienda agricola rientra fra quelle verificate dai militari dell’Arma. E così, l’azione d’accurato rastrellamento condotta nei diversi casolari culminava presso l’attività dei due germani con la verifica di un allaccio abusivo all’impianto idrico comunale, con conseguente danno per l’erario in corso di quantificazione.
Per il furto, i due allevatori -secondo quanto disposto dal Sostituto Procuratore di Turno della Procura di Patti , Maria Milia – sono stati tradotti presso il Tribunale di Patti, per la celebrazione dell’odierna udienza per direttissima, dove l’A.G. convalidava l’arresto.
Ma v’è di più: specifici servizi dei cacciatori consentivano inoltre di sottrarre un’ arma alla criminalità locale. E così i Carabinieri rinvenivano, in una vicina zona boschiva demaniale, celata sotto un cumulo di pietre, una pistola modello revolver, calibro 7,65, non censita, che sarà inviata al RIS di Messina per verificarne eventuale impiego in azioni delittuose e la presenza di tracce o impronte.