Santo Stefano di Camastra: All’Istituto Comprensivo Scende in campo “il referente informatico”

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S’è svolta nel pomeriggio di ieri  presso l’Istituto Comprensivo di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I^ Grado “M. Buonarrotti”  l’incontro fra i  Carabinieri della Compagnia di Santo Stefano di Camastra ed una rappresentanza dei genitori ed insegnanti, finalizzato a pubblicizzare un peculiare servizio offerto alle famiglie. Nell’ ottica d’ investire sulle nuove generazioni la Locale Compagine dell’Arma ha fortemente voluto – nell’ambito del progetto “legalità”  –  l’ incontro con le famiglie dell’Isituto,  per avviare un’azione d’informazione sulle problematiche e sui rischi connessi all’indisciplinato uso dei moderni strumenti di comunicazione, spiegando  i rischi e le trappole cui potrebbero rimanere impigliati i nostri giovani cybernauti.  In particolare, nel rivolgersi ai padri e alle madri della c.d. “generazione touch”, i carabinieri, dopo aver sgomberato il campo da WP_20160511_19_01_18_Produbbi relativi eventuali limiti rappresentati da violazioni della privacy da parte dei genitori, hanno evidenziato le gravi conseguenze penali e civili cui si espongono, in occasione di un’illecita condotta dei minori. Su queste premesse l’occasione  ha consentito di fornire alle famiglie dei concreti strumenti per affrontare le problematiche comuni a diversi genitori chiamati a vigilare sui nostri sempre più esperti ragazzi. In quest’ottica al di là del servizio offerto su prenotazione ( i  carabinieri hanno, infatti,  offerto la possibilità di prenotare appuntamenti con il “Referente Informatico” della Compagnia,  cui è possibile  esporre particolari difficoltà o dubbi sulla gestione di computer e smartphone), l’Arma Stefanese ha portato  un concreto contributo facendo scendere in campo, assieme ad un “esperto” ( il maresciallo Graziano CURCI ), una figura centrale: il “REFERENTE INFORMATICO” ( l’App.S. Alfredo Lucchetti). E così, avvalendosi dei due collaboratori sono state sviluppate alcune  semplici operazioni che consentono ai genitori di trarre il massimo beneficio dai mezzi, messi a disposizione dei ragazzi. Non ci si è limitati a ripercorrere le semplici operazioni per impostare gli strumenti in modalità  “parental controll” – in modo da inibire contenuti inappropriati -, ma sono stati snocciolati altri importanti accorgimenti, spiegando dei piccoli trucchi che consentono ai parenti  d’esprimere  un importante azione  di vigilanza, affacciandosi nel  territorio dell’informatica che, ai più, fino ad ora,  era apparso ostile o non congeniale. Le operazioni sono state mostrate in modo simmetrico sia  sui computer, sia sui telefonini. Durante l’incontro  gli specialisti informatici  hanno, inoltre, risposto alle domande di genitori, della Preside e degli insegnanti, preferendo il  taglio concreto alla sessione cattedratica nel fornire alcuni utili consigli da applicare alla navigazione dei nostri piccoli cybernauti sui siti di maggior interesse.   La concreta disponibilità e l’originalità dell’iniziativa sono  state molto apprezzate da tutti i presenti, alcuni dei quali hanno avvertito il bisogno di esternarlo.

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