Un uomo che commuove. Un uomo che ha affidato al Buon Dio la propria vita, raccogliendo attorno a sé le speranze ed i dolori di una Sicilia che vive di dolore, proprio i figli di questa terra.
Quest’ uomo straordinario si chiama Fra Biagio Conte, colui che ha lasciato una vita fatta di sogni , ha preso la croce e dopo averla messa sulle spalle ha iniziato un cammino che può sembrare estenuante, invece, dona a lui pace e serenità.
È partito da Palermo ed a piedi, accompagnato da un amico, con la croce in spalla vuole arrivare da Papa Francesco. Ha visitato molti paesi della costa e dell’entroterra , sino ad arrivare a Gioiosa Marea ed a Gliaca di Piraino, ovviamente per poi proseguire il cammino.
Gliaca di Piraino ricorda Fra Biagio…sono stato vicino a Dio, perché miracolato.
Era venuto tre anni fa a Gliaca su di una sedia a rotelle, ritornato oggi per Grazia di Dio.
Commozione e pathos hanno attraversato il Cuore di tutti nella speranza che queste distanze fra gli uomini si tramutino in Amore.
Giuliana Scaffidi
Oggi 15 aprile intorno alle ore 10.30 entra a Gioiosa Marea Biagio Conte, il pellegrino della speranza, la gente lo attende in strada per accoglierlo.
La biografia:
Inizia precocemente a lavorare nell’impresa edile della sua famiglia, ma a causa di una profonda crisi spirituale decide di allontanarsi nel maggio 1990 dalla famiglia vivendo come eremita, ritirandosi nelle montagne dell’entroterra siciliano e successivamente facendo un viaggio interamente a piedi verso la città di Assisi. Il viaggio è stato reso noto alle cronache per gli appelli della famiglia d’origine alla trasmissione Rai “Chi l’ha visto?, dove Biagio ha risposto in diretta informando del suo cammino verso Assisi, dove arriverà il 7 giugno 1991. Torna quindi a Palermo per salutare i familiari, con l’intenzione di trasferirsi in Africa come missionario, ma lo stato di miseria in cui ritrova la sua città lo porta a cambiare idea.
In un primo momento è attivo nel portare conforto ai senzatetto della Stazione Centrale, per i quali si batte attraverso diverse proteste ed un digiuno, grazie al quale ottiene l’utilizzo di alcuni locali in via Archirafi, all’interno dei quali fonda nel 1993 la “Missione di Speranza e Carità”, che oggi accoglie più di 200 persone.
Nel 2015 partecipa alla parata del Palermo pride, l’annuale manifestazione cittadina in favore del diritti LGBT per portare ai partecipanti un messaggio di pace e fratellanza.
La “Missione” è un luogo di sostegno in cui è possibile dormire, mangiare e contribuire concretamente, offrendo la propria disponibilità lavorativa al servizio della comunità; ogni comunità è dotata di cucina e mensa autonome dove vengono distribuiti tre pasti al giorno, è attivo inoltre un forno che garantisce il pane per il fabbisogno delle tre comunità. È dotata, inoltre, di ambulatori medici con medici volontari che garantiscono le prestazioni mediche di base (convenzione ASP con ricettario medico) e assistenza farmaceutica. I bisognosi che vengono accolti sono liberi di professare qualunque fede e di pregare secondo i dettami della propria religione. La Missione inoltre fornisce assistenza a tante famiglie indigenti di Palermo con beni di prima necessità e latte pediatrico per i neonati. Contemporaneamente, è attivo un servizio di missione notturna: si tratta di un camper che ogni sera con a bordo 5 volontari della Missione, gira per la città per incontrare le persone emarginate (tossicodipendenti, senzatetto, prostitute) e fornire loro una bevanda calda e assistenza. È previsto un ampliamento dell’attività missionaria a Giacalone, rivolta all’assistenza di donne e bambini maltrattati.
Nel dicembre 1998 viene aperta presso l’ex convento di S. Caterina l’accoglienza femminile, destinata a circa 120 tra donne singole e mamme con bambini. Nel 2002, a seguito dell’emergenza profughi, viene aperta la terza comunità della Missione “La cittadella del povero e della speranza” presso l’ex caserma dell’Aeronautica di via Decollati che accoglie circa 550 extracomunitari, di passaggio e non, da Palermo.
Il 16 gennaio 2014 è stato reso noto che Biagio Conte, da anni costretto su una sedia a rotelle a causa di vertebre schiacciate a seguito delle spossanti fatiche cui si è sottoposto nella Missione, già dalla scorsa estate aveva ripreso a camminare dopo un’immersione nelle acque di Lourdes. La Curia di Palermo ha ufficialmente dichiarato che ritiene si tratti di miracolo.
Fonte Wikipedia