Toc toc…sono la morte. Sono venuta a rapirti in questo freddo giorno d’inverno. Non chiedere riscatto. Non ti liberero’. Così avresti scherzato sulla morte Mimmo.
Io, proprio ora non ho voglia di scherzare. Gioiosa intera non ha voglia di scherzare.
Gioiosa piange. Piange per un amico e se mi permetti per un tesoro.
I pensieri vanno a ricordi lontani e non remoti.
Le tue memorabili dediche. Ne avevi una per tutti.
Il tuo affetto lo trasmettevi anche via cavo.
Che persona affabile eri. Quanta cura avevi dell’affetto.
Il tuo esordio e il tuo talento si faceva notare.
Sempre una parola tua in ogni dedica. Mai sconveniente, mai scurrile.
E fra una canzone e una battuta hai conquistato ognuno di noi.
Sono cresciuta con te. Fra ironia e allegria.
Ieri sera invece ci hai regalato lacrime. Non era da Te.
Ieri sera tutti abbiamo sperato di pagare quel riscatto e riaverti fra noi.
Ma la potente mano del Signore così ha deciso.
Ti ha voluto per se.
Qualcuno dirà senza un motivo.
Io credo che Dio vuole accanto a Sé i MIGLIORI e tu lo eri.
LO SEI.
E se me lo consenti Mimmo, Gioiosa vuole salutarti con un forte applauso, come si fa alla fine di una canzone cantata Bene. Ecco Mimmo, su questa terra sei stato una gran bella canzone. Una bella canzone
Che hai dedicato sempre ai tuoi gioielli ed ora noi, la vogliamo dedicare a te.
Amico è. ..per sempre.
A Giuiusa di Mimmo Panissidi “Questo canto vuole essere la voce di un gioiosano innamorato del suo paese che non si rassegna a vederlo morire” Mimmo
