Secondo il report redatto dalla Protezione Civile, la Provincia di Messina è quella con il rischio idraulico più elevato della Sicilia. Oltre 3100 punti critici disseminati sul territorio che costituiscono un pericolo potenziale in caso di eventi particolarmente violenti. Il deputato regionale del Partito Democratico Giuseppe Laccoto ha raccolto l’appello fatto dai tecnici della protezione civile per “avviare una seria riflessione politica e amministrativa sul reperimento delle risorse da destinare alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei corsi d’acqua”. Secondo Laccoto “è assolutamente prioritario accelerare la spendibilità dei fondi europei da destinare a questi interventi, mentre le somme reperite a livello nazionale devono servire a coprire la quota parte della Regione Siciliana”. “Lo studio effettuato dalla Protezione Civile – prosegue il deputato Pd – deve servire a individuare i punti critici sul territorio, mentre è compito della politica intervenire, al di là delle posizioni di parte e degli schieramenti, per semplificare la stesura dei Piani di Assetto Idrogeologico”. “Ogni ulteriore ritardo – afferma ancora Laccoto –comporta maggiori oneri per la riparazione dei gravi danni provocati dagli eventi atmosferici, ma fornisce anche l’immagine di una Sicilia non in grado di programmare gli interventi sul territorio, vedi il caso di Messina o di altri centri che hanno subito pesanti danni nel corso degli ultimi anni”. “I fondi europei – conclude Laccoto –costituiscono una risorsa unica e irrinunciabile che devono servire per azioni mirate. E’ finito il tempo degli interventi a pioggia o su espresse indicazioni politiche: si deve agire in base alle reali esigenze del territorio”.
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BRONTE – (18 novembre 2024) – Mai dubitare