Si è svolta ieri mattina a Roma presso la direzione generale del Ministero dei Trasporti la riunione sull’applicazione dell’art. 17 nel porto di Milazzo che interessa i portuali dell’ex cooperativa Garibaldi. All’incontro convocato dal direttore generale Enrico Maria Puija, sono intervenuti il sindaco Giovanni Formica, l’assessore Damiano Maisano, il presidente dell’Autorità portuale, Antonino De Simone ed i deputati Tommaso Currò e Alessio Villarosa.
In apertura il presidente De Simone ha esposto la vicenda illustrando in particolare l’attività lavorativa del porto di Milazzo nell’ultimo triennio spiegando che il bando che l’Autorità portuale aveva predisposto era collegato all’analisi dei flussi di traffico degli ultimi due anni così come prevede la normativa. Applicando tale criterio si è arrivati all’individuazione dei 7 lavoratori, e anche tale individuazione numerica è stato frutto di una interpretazione estensiva. Il sindaco Giovanni Formica ha spiegato che pur condividendo in toto le ragioni normative, la vertenza ha assunto un aspetto drammatico in quanto coinvolge dei lavoratori, nella maggior parte dei casi, monoreddito che rischiano di ritrovarsi non solo senza lavoro, ma addirittura fuori da ogni possibilità impiego. Ha pertanto chiesto di valutare una ulteriore apertura nel bando che si andrà a fare impegnandosi a verificare i flussi di traffico commerciale del porto di Milazzo alla luce anche delle nuove commesse alla Duferdofin ma anche presso altre aziende dell’area industriale. Considerazioni condivise dall’on. Currò che ha ribadito la situazione particolare criticità dell’occupazione nel comprensorio milazzese. L’appello del sindaco è stato accolto dal “tavolo” che ha già confermato l’ipotesi delle 9 unità, aprendo ad una ulteriore implementazione qualora effettivamente nello scalo mamertino ci fosse un incremento di movimentazione delle merci tale da richiedere ulteriore manodopera. In tal senso è stato concordato di attendere il riscontro delle verifiche del sindaco per arrivare all’emanazione del bando con una ulteriore aumento di personale. Ma i tempi sono ristretti e le parti hanno deciso di rivedersi nel giro di una settimana. “Ritengo che sia stato fatto un passo avanti – ha detto il sindaco Formica – in quanto la previsione di 7, poi allargata a 9, ad un certo punto sembrava immodificabile. Ho fatto presente le ragioni per tentare, alla luce delle notizie che mi giungono di una ripresa nei prossimi mesi dell’attività del porto, di incrementare il contenuto del bando per dare delle risposte a questi lavoratori che senza nessuna responsabilità si ritrovano senza lavoro, senza reddito e soprattutto senza prospettive. Per coloro che rimarranno fuori momentaneamente c’è il mio impegno, d’intesa col presidente De Simone di riunire nuovamente tutti gli operatori del porto per chiedere la loro disponibilità ad utilizzare queste maestranze e chiudere quella che rappresenta una vera e propria emergenza sociale”.