Il 13 Luglio 1996, con la rappresentazione della commedia in tre atti “L’aria del continente” (scritta da Nino Martoglio ed ispirata da Luigi Pirandello), cominciava l’avventura del “Teatro di Campagna”.
La struttura, un piccolo anfiteatro in collina con il mare sullo sfondo, venne realizzata su iniziativa dell’attore Massimo Mòllica nella contrada Landro di Gioiosa Marea, al fine di diventare un luogo d’incontro culturale, in un perfetto connubio fra arte e natura.
Così, dal 1996 in poi, in quel meraviglioso scenario si sono susseguite per diverse estati una serie di stagioni teatrali, durante le quali sono state messe in scena alcune delle opere più importanti della nostra tradizione italiana.
Quest’anno il “Teatro di Campagna”, dopo un periodo di pausa dovuto a vari fattori contingenti e soprattutto alla scomparsa nel 2013 del suo fautore, ha ripreso nuovamente vita, grazie a Fabio Mòllica, figlio del compianto Massimo.
“Villa Massimo”, all’interno della quale si trova il teatro, ospita infatti da inizio Luglio stage di danza antica di durata settimanale che si protrarranno sino a tutto il mese di Agosto. Un’iniziativa molto interessante, promossa dalla “Società di Danza”, un’Associazione Culturale fondata a Bologna dallo stesso Fabio nel 1991 e che, come si legge anche sul sito web www.societadidanza.it, “svolge un lavoro di ricerca storica nel settore delle danze di tradizione ottocentesca, coniugando la precisione filologica nell’interpretazione dei vecchi manuali di ballo, con la possibilità di ricreare, dando vita nuova, danze antiche in contesti sociali contemporanei”.
Insieme agli stage di danza, saranno inoltre previsti altri eventi, come Fabio Mòllica ci racconta in questa intervista che abbiamo realizzato per voi, fra passato, presente e futuro.
Maria Ilenia Crifò Ceraolo
7 Luglio 2015