Il sindaco Giovanni Formica ha partecipato questa mattina in Capitaneria di porto ad una riunione finalizzata a regolamentare i varchi di accesso nel bacino portuale. Un incontro dettato dalla necessità di evitare il ripetersi di criticità che hanno determinato la protesta dei turisti e dei viaggiatori. Preso atto che è indispensabili per questioni legati alla sicurezza degli scali portuali, così come previsto dalla normativa, è stato deciso di trovare una soluzione che eviti possibili corto circuiti tra le compagnie, la capitaneria e coloro che devono recarsi all’interno dello scalo. Il sindaco ha proposto che tale servizio venga attribuito alle compagnie di navigazione utilizzando dei lavoratori ad hoc. “E in tal senso – ha aggiunto il primo cittadino – si potrebbe impiegare, dando così delle risposte, alcuni dei 27 operai dell’ex compagnia portuale Garibaldi, rimasti senza reddito. Un modo per garantire loro un sostegno in un periodo difficile”. Formica proprio nel corso dell’ultima riunione presso l’Autorità portuale aveva chiesto proprio un tavolo tecnico con tutti gli operatori del porto per chiedere la loro disponibilità ad utilizzare queste maestranze e chiudere quella che rappresenta una vera e propria emergenza sociale. Non è possibile lasciare a casa persone che nella maggioranza dei casi – ha detto il sindaco – sono capifamiglia monoreddito e nel porto lavoriamo da una vita. Non possono essere loro, senza alcuna responsabilità, a subire le conseguenze della estromissione della vecchia compagnia portuale dalla movimentazione nel porto”.
