Il sindaco, Renato Accorinti, e il segretario generale, Antonio Le Donne, presente l’assessore Sergio De Cola e in collegamento telefonico l’assessore alla Cultura, Tonino Perna, hanno illustrato oggi ai giornalisti i contenuti ed il programma dell’evento “1955 – Messina Europa Mediterraneo – 2015”. Nell’anno della ricorrenza del 60° anniversario della Conferenza di Messina, riunione interministeriale dei sei Stati fondatori della CECA, che si tenne a Palazzo Zanca l’1 e il 2 giugno del 1955, sintetizzata nella Risoluzione di Messina del 3 giugno, che gettò le basi per l’avvio dell’integrazione europea, l’Amministrazione comunale ha progettato dibattiti sui temi cruciali dell’Europa contemporanea. Spesso, nei momenti difficili dei rapporti tra gli Stati membri dell’Unione Europea, lo sguardo e l’attenzione sono stati rivolti verso quello spirito, lo “spirito di Messina”, che animò la Conferenza ed i padri fondatori della Comunità Europea che quella Conferenza ispirarono. A tal proposito Messina chiama l’Europa a proiettare la propria azione verso il Mediterraneo con lo stesso spirito di unione dei popoli e delle culture che ispirarono la Conferenza del 1955, alla quale parteciparono Johan Willem Beyen, ministro degli Affari Esteri olandese; Gaetano Martino, ministro degli Affari esteri italiano; Joseph Bech, presidente del Governo e ministro degli Affari Esteri del Lussemburgo; Antoine Pinay, ministro degli Affari Esteri francese; Walter Hallstein, segretario di Stato per gli Affari esteri della Germania occidentale; Paul-Henri Spaak, ministro degli Affari Esteri del Belgio. Iniziata in un clima non particolarmente felice per la bocciatura da parte dell’Assemblea francese del Trattato sulla CED (Comunità europea di difesa), la Conferenza proseguì non senza qualche difficoltà nei primi due giorni dei lavori (1 e 2 giugno 1955). Sorprendentemente il terzo giorno (3 giugno 1955), alla conclusione della Conferenza, venne resa nota quella che è conosciuta come “dichiarazione di Messina” (ovvero Risoluzione di Messina) attraverso la quale i sei Paesi enunciavano una serie di principi e di intenti volti alla creazione della Comunità Europea dell’energia atomica (o Euratom) e di quello che diverrà, nel volgere di due anni, con la firma dei Trattati di Roma del 1957, il Mercato Comune Europeo (MEC, poi CEE e quindi Unione europea). “Bisogna restituire alla città di Messina anche quel ruolo internazionale che ha avuto nella sua storia secolare. Abbiamo voluto ricordare quell’evento per porci delle domande e ripensare al cammino fatto ed alle sfide future e proprio nella ricorrenza del 60° anniversario della Conferenza di Messina, – hanno evidenziato i rappresentanti dell’Amministrazione comunale presenti alla conferenza stampa – l’Unione Europea ha bisogno di un nuovo slancio, di affrontare le nuove sfide che la storia ha posto sul suo cammino, partendo dalle sue radici culturali che affondano nel bacino del Mediterraneo con tutte le sue contraddizioni, ma anche con la sua storia millenaria. Si trattò allora, di una riunione interministeriale dei sei Stati fondatori della CECA, che pose la prima pietra per la futura costruzione dell’Unione Europea, che oggi invece conta 28 Paesi, circa 500 milioni di abitanti ed è, malgrado la crisi economica, una delle aree più ricche del mondo. Ma, alla crescita quantitativa non si è accompagnata una crescita qualitativa sul piano dei diritti di cittadinanza, dell’inclusione delle aree più deboli e soprattutto della diffusione dei valori che avevano ispirato i padri fondatori. Oggi per via di una cieca politica di austerity che ha salvato gli istituti bancari ed impoverito i cittadini sta montando un pericoloso sentimento antieuropeo. L’Ue si trova a vivere il momento più difficile della sua straordinaria storia. Dalla città di Messina da questo antichissimo porto naturale che ha visto nei secoli incontri di culture e civiltà diverse, vorremmo che si guardasse verso nuovi orizzonti, verso una diversa prospettiva, che ponesse al centro la costruzione di una Comunità Euro-Mediterranea. Nell’era della globalizzazione economica, sociale e culturale, l’UE non può pensare di chiudersi in una torre d’argento mentre la casa dei vicini è in fiamme. Non può nemmeno pensare di giocare il ruolo di potenza neocoloniale che i singoli Stati Membri avevano in passato. L’Ue può diventare un’avanguardia, un faro per tutto il mondo, un punto di riferimento – prosegue l’Amministrazione – per tutti coloro che lottano per la pace, i diritti umani, la tutela ambientale ed i diritti civili e sociali. Abbiamo bisogno che l’UE giochi un ruolo autonomo ed attivo per una politica di pace a partire dai suoi confini ad est e a sud dando per prima il buon esempio con una politica di disarmo al suo interno. Abbiamo bisogno di una UE che converta il suo sviluppo dando la priorità alla salvaguardia dell’ecosistema, una UE che sia capace di accogliere chi fugge dalla fame, dalle guerre, dall’oppressione, che sia capace di rilanciare seriamente una politica di cooperazione con i popoli del continente africano, dove hanno origine i più rilevanti flussi migratori. Messina – conclude l’Amministrazione – è una città ricca di storia, come testimoniano i suoi prestigiosi monumenti, ma è anche una città distrutta tante volte da tremendi terremoti ed ogni volta ricostruita con più slancio ed un nuovo sguardo sul futuro: quello che vorremmo oggi nascesse da qui, da questo nostro incontro”. Questo il calendario degli appuntamenti che prenderà il via mercoledì 3 e si concluderà sabato 6 giugno. Mercoledì 3 giugno, inaugurazione della manifestazione, dalle ore 8.30 alle 13.30, a Palazzo Zanca, sarà attivato un servizio postale temporaneo con annullo filatelico celebrativo dell’evento; alle 10.30, la cerimonia di saluto alle Bandiere degli Stati membri UE, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, alla presenza del sindaco, Renato Accorinti, della presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile, del vice prefetto vicario, Maria Antonietta Cerniglia, e del commissario straordinario della Provincia di Messina, Filippo Romano, con l’esecuzione dell’”Inno alla Gioia”, a cura del coro dell’Università degli Studi di Messina; la rievocazione storica di Marcello Saja. A seguire sono previsti gli interventi di rappresentanti dei Paesi partecipanti alla Conferenza di Messina del 1955 alla presenza del presidente degli Affari Esteri del Senato, Pierferdinando Casini, insieme a quelli dei Paesi facenti parte dell’Unione per il Mediterraneo. Le conclusioni saranno tratte dall’assessore alla Cultura, Tonino Perna. I lavori riprenderanno alle 15.30, sempre nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, con il saluto del Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta; del Rettore dell’Università di Messina, Pietro Navarra; del Presidente Movimento Europeo-Italia, Pier Virgilio Dastoli; “L’Europa dei diritti” sarà trattata da Gaetano Silvestri, presidente emerito della Corte costituzionale; “Prolusione” da Enrique Barón Crespo, Presidente European Foundation for Information Society, già presidente del Parlamento europeo e del Movimento europeo Internazionale. Alle 19, si terrà una cerimonia a Largo Minutoli, denominata “degli ulivi” come simbolo dello spirito di collaborazione, solidarietà e pace dei popoli delle due sponde del Mediterraneo. Giovedì 4, prima sessione, ore 9.15, al Palacultura, l’inaugurazione della mostra “La Sicilia, l’Europa”, alla presenza del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega agli Affari europei, Sandro Gozi; alle 9.30 (sala 140 posti), “Conflitti e politiche per la pace nel Mediterraneo”, coordina Domenico Rizzuti, del SEM, Forum Italo-tunisino, con Roger Heackok, dell’Università di Berzeit, Palestina; Michele Nardelli, dell’Osservatorio Balcani e Caucaso; Manoubia Ben Ghédahem, dell’Université de Carthage; la giornalista, Giuliana Sgrena; Bruno Neri, cooperante Medio Oriente; Carmelo Cedrone, del Comitato economico e sociale europeo; alle 11.45, seguirà un dibattito. La seconda sessione, alle 16, sempre al Palacultura (sala 140 posti), prevede la trattazione del tema “La gestione dei nuovi flussi migratori”, con gli interventi di Livia Ghanen, dell’Università di Beirut e Parigi; di Filippo Miraglia, responsabile nazionale ARCI migranti; di un rappresentante della rete internazionale Migranti; di Paolo Naso della Commissione studi Federazione Chiese Evengeliche, Università di Roma “La Sapienza”; di Giorgia Cantaro, dell’Université d’Aix-Marseille- Dipartimento di Studi Mediorientali; di Arfaoui Khemais, Maitre de conferences, Université de Tunis; di Anwar Moghith, dell’Università del Cairo, i lavori saranno moderati dal giornalista Luigi Pandolfi; e alle 18, seguirà un dibattito. Sempre giovedì 4 sono previsti una serie di eventi paralleli nell’Aula Magna dell’Università , piazza Pugliatti, alle 9.30, indirizzi di saluto, da parte di Pietro Navarra, magnifico rettore dell’Università degli Studi di Messina, Giacomo Pignataro, magnifico rettore dell’Università degli Studi di Catania, Massimo Egidi; magnifico rettore della LUISS “Guido Carli’, Roma; Antonello Folco Biagini, Prorettore Affari generali, Università degli Studi “La Sapienza”; Claudio Zanghì, Presidente INTERCENTER; Giacomo D’Arrigo, direttore dell’Agenzia Nazionale per i Giovani; dalle 10.15 alle 12.30, la I sessione con profili politici-istituzionali, presieduta dal presidente emerito della Corte Costituzionale, Gaetano Silvestri, e interverranno Sandro Gozi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega agli Affari europei; Ugo Villani, e Ennio Triggiani, dell’Università degli Studi di Bari “A. Moro”; dalle 15 alle 17.30, la II sessione su “I diritti della persona”, presieduta da Antonello Folco Biagini, dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” con le relazioni di Claudio Zanghì, dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; Dino Rinoldi, dell’Università Cattolica “Sacro Cuore”; Sergio Maria Carbone, dell’Università degli Studi di Genova. Venerdì 5, terza sessione, dalle ore 9 alle 13.30, all’Auditorium del Palacultura, si terrà “Messina, 60 anni dopo. Dalla Piccola Europa all’unificazione del continente” sessione di approfondimento storico con i giovani, presiede, Sergio Pistone, vicepresidente del CIME, a seguire gli interventi di Santi Fedele; Rosario Battaglia; Angela Villani; Mariaeugenia Parito, dell’Università degli Studi di Messina; Tiziana Di Maio, LUMSA; esperti e ricercatori indicati dai partner del progetto S.M.I.L.E., Leonardo Ebner dell’Associazione Jean Monnet; dr. Matthias Belafi, della Fondazione Konrad Adenauer; dr. Jan-Willem Brouwer, del Centre Virtuel de la Connaissance sur l’Europe – CVCE; a seguire alla presenza del sindaco, Renato Accorinti e Giacomo D’Arrigo direttore agenzia nazionale Giovani, si terrà la cerimonia di premiazione dei giovani della Provincia di Messina che hanno partecipato al concorso del progetto europeo S.M.I.L.E., e la presentazione degli elaborati risultati vincitori nei Paesi europei partecipanti. La quarta sessione sarà avviata alle ore 16, sempre al Palacultura, sala 140 posti, con “La sfida del mutamento climatico”, coordinatore dei lavori l’assessore alla Cultura, Tonino Perna, intervengono Gianni Silvestrini, del Kyoto club; Andrea Pedroncini, del DHI; Riccardo Petrella, Fondatore dello IERPE – Istituto Europeo di Ricerca sulla Politica dell’Acqua; Samira Gueddiche, della Société civile, Tunisia; Nicola Cipolla del CEPES; Salvatore Mazzola, del CNR, Mazara del Vallo; Gianvito Graziano, Presidente Ordine Nazionale Geologi; alle 18.30, un dibattito. In programma tra gli eventi paralleli, alle 16, all’Urban Lab, quarto piano, al Palacultura, ad invito, un seminario internazionale, in lingua inglese, su “Sicurezza, vicinato, immigrazione”, coordina, Ugo Ferruta, vicepresidente del MEI, Workshop promosso dal Movimento Europeo Internazionale. Sempre venerdì 5, nell’Aula Magna dell’Università di Messina, si svolgeranno i seguenti appuntamenti, dalle 9.30 alle 12.30, la III sessione, con “Lo spirito di Messina” dopo 60 anni, presiede, Antonio Martino, presidente del gruppo UIP- Camera dei Deputati, relatori dei lavori, Juan Manuel de Faramiñán Gilbert, Universidad de Jaén; Carlo Curti Gialdino, dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; Marko Ilešič, giudice della Corte di giustizia dell’Unione Europea; Pier Virgilio Dastoli, presidente del Consiglio Italiano del Movimento Europeo; dalle 15 alle 17.30, la IV Sessione sul tema “L’integrazione europea oggi”, il seminario sarà presiedutp da Lina Panella, dell’Università degli Studi di Messina, interverranno Nicoletta Parisi, dell’Università degli Studi di Catania; Angela del Vecchio, della LUISS ‘Guido Carli’, Roma; Emmanuel Decaux, dell’Université Panthéon-Assas-Paris II; Giuseppe Buccino Grimaldi, Min. Plen. Direttore generale Unione Europea, ministero degli Affari Esteri e del Commercio Internazionale. Sabato 6, la sessione conclusiva in programma alle ore 9, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, presiede e introduce i lavori, Pier Virgilio Dastoli, presidente del CIME, a seguire le relazioni sui lavori delle sessioni dei giorni precedenti di Lina Panella e Ugo Ferruta; del sindaco, Renato Accorinti; dell’assessore alla Cultura, Tonino Perna, lettura dell’Appello di Messina da parte dell’attore messinese, Angelo Campolo; alle 11, l’intervento del Presidente del Senato, Pietro Grasso; alle 12, sarà trattato il tema “Per la costruzione di una Comunità Mediterranea”, i lavori saranno presieduti da Pier Virgilio Dastoli, e introdotti da Riccardo Petrella, fondatore dello IERPE – Istituto Europeo di Ricerca sulla Politica dell’Acqua; interverranno Giuseppe Buccino Grimaldi, direttore Generale per l’Unione europea del Ministero Affari Esteri; Alexis Wick, dell’American University of Beirut; Rafik Boujdaria, dell’ Université el Manar, Presidente du Reaseau Tunisien d’Economie Sociale et Solidaire RADESS; Roger Vickerman, dell’University of Kent professor european economics; Giuseppe Pernice, presidente dell’Osservatorio Mediterraneo della Pesca; Nedra Belkir, Coordinatrice Associazione Studenti Progetto Averroè dell’Università “La Sapienza” di Roma; Tarek Chabouni, Presidente del Consiglio di Amministrazione associazione imprenditori tunisini “Le Logement” Tunisi; Leila Hamrouini, segretaria commissione cultura, educazione giovani dell’ARP, Parlamento Tunisino; e Anwar Moghith, dell’Università del Cairo.
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